Amministrative a Brindisi: sei ex sindaci e il Gruppo TNT

di Gianmarco Di Napoli per IL7 Magazine

La foto diffusa dalle agenzie di stampa qualche giorno fa che ritraeava gli ex presidenti degli Stati Uniti viventi, e rispettive consorti, ritrovatisi per i funerali della moglie di Bush senior, provocava una certa tristezza, al di là dell’evento luttuoso che l’aveva determinata. Era triste soprattutto perché trasmetteva quella cinica falsità mascherata da plastici sorrisi di circostanza sfoderati da personaggi così diversi, che si sono odiati, fatti la guerra, detestati pubblicamente e in privato. Ma che gli eventi (in questo caso funebri) li avevano costretti, loro malgrado, ad apparire una sola grande famiglia. Non lo sono stati, non la saranno mai e immaginiamo che una volta spenti i riflettori, dato l’ultimo saluto alla “volpe d’argento”, si siano dati appuntamento al prossimo funerale. Augurandosi di essere tra quelli presenti anche in quella foto.

Analoga sensazione di funerea riesumazione del passato, con il rischio di imminente foto di gruppo dai plastici sorrisi di circostanza, la si prova scorrendo i nomi (ce ne scusino per l’azzardato paragone gli ex uomini più potenti della Terra) degli aderenti alla corposa coalizione del cosiddetto “centrodestra” alle prossime amministrative al Comune di Brindisi. Centrodestra che in realtà, circostanza davvero singolare se non inquietante, racchiude eminenti rappresentanze di tutti e sei i sindaci eletti dal 1994, ossia da quando sono scelti direttamente dai cittadini.

Facciamo l’appello. Primo sindaco eletto Michele Errico (era il 5 dicembre 1994) candidato per il Partito Democratico della sinistra (ex Pci) con coalizione Pds-Ppi-Ps-Ad-Cs. Presente. Proprio nelle ultime ore, dopo aver vagato per l’intero scacchiere della politica brindisina, senza trovare ospitalità alcuna negli ambienti del centrosinistra ed essere stato costretto ad accantonare per l’ennesima volta il suo sogno di essere candidato sindaco, annunciando l’addio alla politica, ha improvvisamente strambato dichiarando tutto il suo amore per il centrodestra. Che aveva osteggiato per una vita.
Secondo sindaco eletto, Lorenzo Maggi. Quasi presente. Governò per un anno esatto tra il 1996 e il 1997, eletto con Forza Italia e sostenuto dal Polo delle libertà. Ha abbandonato da tempo la politica attiva ma resta il collegamento tra Errico e il suo bacino principale di voti, quello degli ambienti cattolici, tanto che i due sono comparsi fianco a fianco in diversi dibattiti organizzati dal notaio. Fa parte della squadra, dunque.

Terzo sindaco eletto, Giovanni Antonino (1997-2003). Presente. Lui fu il primo a sperimentare la trasversalità, eletto inizialmente con il centrodestra, protagonista di un clamoroso ribaltone, fu rieletto con il supporto dell’Ulivo. Anche se qualche settimana fa si è dimesso dal vertice del partito, resta l’anima del Pri, tra i primi ad aderire alla coalizione che sosterrà il candidato Roberto Cavalera. Riappare anche il suo braccio destro di quel periodo, Ermanno Pierri, mente ispiratrice di Alternativa popolare. Entrambi, Antonino e Pierri, chiusero la loro esperienza amministrativa (duole ricordarlo ma non lo si può dimenticare) con il carcere. Il più importante alleato di Antonino, Carmine Dipietrangelo, invece non è su questo fronte: è diventato la stampella di Riccardo Rossi nella coalizione di centrosinistra.

Ma torniamo alla nostra possibile foto di gruppo.
Quarto sindaco eletto (due volte, dal 2004 al 2011), Domenico Mennitti. Lui non c’è più perché scomparso ma, da convinto uomo di destra qual era, mai avrebbe accettato di aderire a questa specie di coalizione arcobaleno. Un suo rappresentante di rilievo di quell’esperienza amministrativa era però Mauro D’Attis, divenuto recentemente parlamentare, ma regista dell’intera coalizione che è stata costruita proprio in funzione di Forza Italia. Dunque presente.
Quinto sindaco eletto, Mimmo Consales (2012-2016). Qui passiamo al centrosinistra: scelto come rappresentante del Partito democratico. Assente, ma non troppo. Tra i paladini della strana coalizione c’è infatti Pasquale Luperti, suo uomo di fiducia e vicesindaco in pectore in quella Amministrazione e con il quale ha mantenuto un’amicizia fraterna e condivisa. E c’è pure Raffaele Iaia, al vertice di quella che si chiama ancora Udc, e che della giunta Consales fu assessore. Presenti.

Sesto sindaco eletto, Angela Carluccio (Noi Centro). Lei non c’è proprio, ma ci sono quasi tutti gli altri, sia quelli che l’hanno sostenuta che quelli che l’hanno fatta cadere nel giro di pochi mesi. Sfilatosi Noi Centro con il clamoroso comunicato di Toni Muccio, resta in sella l’intera squadra che fa capo a Marcello Rollo (fondamentale nell’elezione della Caluccio) e che ha un ruolo così rilevante da aver proposto il candidato sindaco Cavalera. Nello stesso calderone ci sono anche gli ex piddini Loiacono, Colella e Flores, anche loro uni e trini nell’ultima, sfortunata esperienza amministrativa.
Nell’attesa di vedere uno accanto all’altro, nella foto celebrativa, il notaio Errico con Antonino, ossia l’uomo che contribuì con tutte le forze a fare arrestare e con cui ora condivide “il progetto di cambiamento della città”, ci lasciamo come buon ultimo nella potenziale foto ricordo l’ex candidato sindaco del Pd, Fernando Marino. Dopo essere riuscito a perdere clamorosamente alle precedenti amministrative in cui partiva con tutti i favori del pronostico e aver invano sperato in una ricandidatura che nessuno gli ha offerto, totalmente ignorato dal centrosinistra, è stato costretto ad accasarsi, per restare nel giro, con il centrodestra. Ecco, con il suo arrivo, lui che ha scagliato i suoi strali e le sue ripicche contro quasi tutti gli altri (ora placidamente alleati), la foto ricordo con sorrisi plastici e strette di mano sarà perfetta. Più che simile agli ex presidenti (e senza fare pubblicità occulta alle auto), sembreranno Alan Ford e il Gruppo Tnt.