Cadute e incidenti: 300 cause al Comune, risarcimenti per 100 milioni

di Lucia Pezzuto per IL7 Magazine

Marciapiedi rotti, basole sconnesse, buche e manto stradale sollevato dalle radici degli alberi, pioggia di risarcimenti danni dal Comune di Brindisi per gli infortuni da insidie stradali. Sempre più difficile muoversi per le strade di Brindisi dove camminare equivale a affrontare un percorso da guerra. Nel bilancio dello scorso anno l’amministrazione comunale è stata costretta ad inserire un capitolo di spesa per i risarcimenti pari a 100mila euro. Di questi soldi il Comune, a fronte delle numerose cause perse per infortuni da insidie stradali, ha impegnato circa 96mila euro.
“Le richieste di risarcimento danni sono delle più svariate- ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio Cristiano D’Errico- abbiamo richieste da parte tanto dei pedoni quanto dagli automobilisti. Gente che inciampa nei marciapiedi rotti, auto danneggiate dalle buche sull’asfalto e qualcuno ha chiesto persino il risarcimento per aver urtato un palo sul campo di pallavolo in uno dei nostri impianti sportivi sostenendo che il palo non era a norma. Le richieste sono davvero tantissime, molte sono giustificate, in altri casi qualcuno ci marcia”. Ogni richiesta di risarcimento implica l’apertura di un fascicolo e spesso una causa giudiziaria che tradotto vuol dire uno spreco di tempo e denaro. Inconvenienti che si potrebbero ovviare o contenere con l’adozione del piano delle opere pubbliche e con la messa in opera degli interventi previsti. Le richieste sono, infatti, numerose proprio in virtù dello stato in cui versano strade e marciapiedi. Il Comune nelle piano delle opere pubbliche ha programmato una serie di interventi per ripristinare la sicurezza e il decoro delle strade. Alcuni di questi interventi partiranno a breve, gli appalti sono stati aggiudicati e i contratti firmati. Si tratta di investimenti pari a un milione e mezzo di euro a cui va ad aggiungere un altro milione per interventi da realizzare entro il 2020. Intanto il tempo passa e l’amministrazione deve far fronte ai procedimenti impiantati a causa delle richieste di risarcimento.
“Attualmente abbiamo 300 richieste di risarcimento danni- spiega l’assessore comunale agli Affari Legali, Mauro Masiello- alcuni di questi sono da liquidare, per altri, invece, sono in corso procedimenti giudiziari. Ebbene chiarire tuttavia una cosa, non sempre il Comune è responsabile in questi procedimenti. Spesso il danno o l’ infortunio è causato da tombini dell’AQP sconnessi, da basole sulle quali doveva esserci l’intervento della Multiservizi. Una volta chiarite, quindi, le responsabilità la vittima dovrà rifarsi su altri soggetti”.
I procedimenti giudiziari così non sempre si concludono con un risarcimento a carico del Comune ma nel frattempo l’amministrazione ha impiegato tempo e denaro per affrontarli. Negli ultimi anni l’amministrazione comunale è stata costretta ad accendere diversi mutui per far fronte a questo tipo di spese. Per l’anno in corso non è stato ancora stabilito un capitolo di spesa per il risarcimento danni da insidie stradali. Tra l’altro le prospettive sul bilancio del Comune al momento non sono delle più rosee. La nuova amministrazione è in affanno nel risanare i debiti e le continue spese per affrontare le cause legali non fanno che peggiorare la situazione.
“Abbiamo un crono programma che cercheremo di seguire, senza perdere tempo- afferma l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Tiziana Brigante- la situazione delle strade e dei marciapiedi è sotto gli occhi di tutti. Siamo consapevoli delle problematiche ma è pur vero che la situazione è precipitata dopo anni di trascuratezza”.
Interi quartieri sono stati abbandonati, in alcune strade non si fa manutenzione da anni e quelli che inizialmente erano interventi di natura ordinaria ora sono diventati di natura straordinaria. Tra i lavori più urgenti ci sono quelli relativi alla sostituzione delle basole rotte nel centro cittadino.
Non manca giorno che un cittadino non faccia causa al Comune per una caduta o un infortunio a causa della pavimentazione sconnessa e delle basole divelte. Vi sono casi in cui dopo le segnalazioni il Comune ha apposto semplicemente una transenna per segnalare il pericolo senza eseguire la riparazione.
La scorsa primavera è stato eseguito un intervento a campione, le buche sulla carreggiata delle strade sono state chiuse con brecciolina e catrame. A distanza di qualche mese “i rattoppi” hanno ceduto e la situazione è persino peggiorata. Alla mancanza di manutenzione in queste settimane si sono aggiunti anche i disagi derivanti dai lavori per l’istallazione della fibra ottica a banda ultralarga ad opera della Open Fiber. I lavori sono tutt’ora in corso, man mano le strade interessate sono state chiuse al traffico e contestualmente all’esecuzione degli interventi si sono verificati numerosi disagi: semafori in tilt, interruzione delle connessioni internet. Per non parlare del manto stradale danneggiato dagli scavi. Il Comune di Brindisi lo scorso 7 settembre dopo una serie di incontri istituzionali ha chiesto con urgenza alla Open Fiber una planimetria con l’indicazione di tutti gli interventi eseguiti e quelli da eseguire al fine di valutare eventuali interferenze con gli interventi stradali programmati. Non solo, con la stessa pec ha anche chiesto alla ditta esecutrice dei lavori di conoscere il crono programma delle lavorazioni da effettuare sui sedimi stradali. Ad oggi l’amministrazione attende ancora un riscontro.