Difetto di notifica e l’udienza preliminare slitta: Sveva ora potrebbe tornare libera

E’ stata rinviata al 19 luglio prossimo l’udienza preliminare nei confronti di Paola Catanzaro, alias Sveva Cardinale, del marito Francesco Rizzo e degli altri presunti componenti l’organizzazione che accusata della truffa mistica.
L’udienza in camera di consiglio è stata celebrata davanti al gup del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis e con la presenza in aula del pm Luca Miceli.
In aula anche alcune delle persone offese e fra queste tre imprenditori di Bari assistiti dall’avv. Valerio De Cataldis, già difensore di Isabella de Bellis, prima vittima a denunciare il famigerato “progetto delle croci” da cui l’ inchiesta barese. Hanno disertato l’udienza tutti gli imputati.
Il procedimento ha subito una prima battuta d’arresto dovuta ad alcuni vizi di notifica degli avvisi come rilevati dall’avvocato Cosimo Pagliara, difensore delle sorelle Catanzaro e di Rizzo.
Il Gup ha, pertanto, dovuto differire l’udienza al 19 luglio ordinando il rinnovo delle notifiche agli imputati Francesco Rizzo e Addolorata Catanzaro.
L’appuntamento di ieri era cruciale visto che sono prossimi i termini di fine misura cautelare per la Catanzaro, già Paolo, e superati i quali l’imputata (attualmente agli arresti domiciliari)tornerebbe nuovamente in libertà.
Tutto rimandato quindi e, in corsa contro il tempo, alla prossima udienza dovrebbero essere ancora trattate le costituzioni di parte civile, quelle preliminari, eventuali istanze per riti alternativi ed infine discussa l’istanza di rinvio a giudizio.
Nel frattempo oggi a Bari si è celebrato l’altro procedimento, sempre a carico della Catanzaro in concorso con la presunta cassiera Lucia Borrelli.
Qui la corsa la vincerà inesorabilmente il tempo.
In una tenda assolata della protezione civile, pure presente il sottoscritto, il processo che è già afflitto da articolate indagini e da lunghi rinvii, ha subito un ulteriore differimento per la nota inagibilità del Palazzo di Giustizia barese.