Estorsione dopo il furto: la Mobile arresta altri 4 giovani

Non agì da solo Jonathan Muolo, il giovane brindisino di 25 anni arrestato nel mese di settembre dello scorso anno con l’accusa di estorsione nei confronti del titolare di un’azienda di materiali termoidraulici: la Squadra mobile ha eseguito questa mattina quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Vittorio Corsa, 23 anni, Antonio Lagatta, 23, e Alessandro D’Errico, 43, tutti brindisini. E dello slavo Seko Ajkubic, 34 anni.
L’indagine era iniziata il 22 settembre 2017 dopo il furto di attrezzature, materiali e tre furgoni ai danni di una ditta brindisina. Poco dopo il titolare era stato raggiunto telefonicamente dai banditi che avevano richiesto denaro per la restituzione dei mezzi e dei materiali che, diversamente sarebbero stati dati alle fiamme.
Era nata una trattativa della quale è venuta a conoscenza la Squadra mobile che ha informato la Procura. Il 25 settembre, dopo la consegna del denaro, la polizia aveva provveduto a far scattare le manette ai polsi di Jonathan Muolo, recuperando una parte dei mezzi. Ma le indagini non si erano concluse.
Muolo, hanno appurato gli investigatori, non aveva agito ovviamente solo. Identificati i presunti complici, sono partite le ordinanze di custodia cautelare: Corsa, Ajkunic e D’Errico sono stati sottoposti ai domiciliari mentre a Lagatta l’ordinanza è stata notificata in carcere dove era detenuto per altra causa. Il provvedimento è stato notificato in carcere allo stesso Muolo perché nei suoi confronti l’accusa è aggravata dal fatto di aver compiuto il reato “in più persone riunite”.