Ribaltata la sentenza di primo grado, assolto ufficiale giudiziario della Pretura

La Corte d’appello di Lecce (Presidente Scardia, a latere Toscani e Surdo) ha riformato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Brindisi a carico di Nicoletta Barletta, già Ufficiale Giudiziario della Pretura di Fasano, assolvendola perché il fatto non sussiste.
Nel marzo 2014 la Barletta fu condannata dal Tribunale di Brindisi a quattro anni e tre mesi per peculato e falso.
La vicenda prendeva le mosse da una indagine sorta a seguito di accuse propalate da una dipendente dell’Ufficio esecuzioni e notifiche della pretura di Fasano.
La Barletta era accusata di essersi appropriata di somme di denaro nell’ambito dell’esecuzione di pignoramenti.
In appello la dottoressa Barletta è stata difesa dagli avvocati Massimo Manfreda (foto) e Marco Grattagliano.
Il procuratore generale Gagliotta aveva chiesto una riduzione della pena a tre anni.
All’esito della discussione della difesa, preceduta da dettagliate dichiarazioni spontanee della appellante, la corte ha ribaltato la pesante condanna di primo grado mandando assolta l’imputata con la formula maggiormente liberatoria: fatto non sussiste.
Novanta giorni per conoscere le motivazioni ma già dal dispositivo si comprende che l’Ufficiale Giudiziario è stata scagionata totalmente da tutte le accuse.