La lettera del parroco agli studenti: “Non rifugiatevi nel privato ma riappropriatevi del ‘noi’ collettivo”

Carissimi studenti,

sono appena arrivato da un mese come Parroco nella Parrocchia San Lorenzo da Brindisi nel nostro Quartiere di Sant’Elia e alla ripresa del nuovo anno scolastico voglio rivolgere a tutti voi il mio più caro saluto e l’augurio che l’anno che si apre sia per tutti un tempo ricco di impegno e di frutti.

Il mio saluto arrivi a voi più piccoli che per la prima volta entrate a scuola. Guardate con fiducia e simpatia i vostri insegnanti che vi accompagnano in questo nuovo cammino. Ai voi più grandi, vorrei invitarvi a considerare la scuola come uno dei luoghi importanti ed indispensabili per la vostra crescita umana, culturale e sociale.

L’inizio di un nuovo anno scolastico, pur racchiudendo in sé, come ogni inizio, tante aspettative, sogni, speranze e talvolta anche preoccupazioni, è certamente un momento importante, non solo per voi studenti e per i vostri docenti, ma anche per l’intera città. L’apertura delle scuole è un evento che coinvolge famiglie e ragazzi, che scandisce i ritmi di vita. Tornare tra i banchi di scuola significa rimettere in circolo amicizie e frequentazioni, stringere legami sociali. In una qualche misura significa riappropriarsi del senso più profondo dell’essere comunità.

Ed è proprio su questo che vorrei invitarvi ad impegnarvi. Non rifugiatevi nel privato, ma riappropriatevi, già nelle aule scolastiche, del “noi” collettivo, della comunità, sporcandovi le mani a favore del bene comune.

Concretamente:

Impegnatevi con costanza nello studio, facendo tesoro dei consigli dei vostri docenti, della loro disponibilità e professionalità. Partecipate attivamente alla vita scolastica, perché la scuola ha soprattutto bisogno del vostro contributo per soddisfare in pieno le vostre esigenze e per pianificare una formazione al passo con i tempi. Abbiate sempre un atteggiamento positivo e costruttivo nei confronti di tutto e di tutti, avendo fiducia in voi stessi e nelle istituzioni. Siate leali ed onesti con tutti (nella famiglia, nella società e nella scuola) perché la lealtà e l’onestà unite alla correttezza dei rapporti favoriscono le relazioni e migliorano noi stessi.

Fate in modo che la scuola non vi assorba tutto. Ci sono anche altre realtà che vi aiutano nella vostra crescita. Penso, ad esempio, alla parrocchia. Non disertatela. Anzi, trovate il tempo per “abitarla” continuando ad incontrarvi nei gruppi parrocchiali, a fare formazione, a pregare e a programmare iniziative nelle strutture parrocchiali, compreso il campo di calcio.

“Abitare” la Parrocchia vi aiuterà certamente ad affrontare lo studio con maggior entusiasmo e determinazione.

Buon anno scolastico, allora, e un grazie ai vostri genitori ed ai vostri insegnanti che vi accompagnano in questa avventura. Il Signore Dio benedica il vostro impegno.

Un abbraccio.

12.09.2016 Don Paolo Zofra, parroco