“La rappresentazione della Passione saltata anche quest’anno”: l’amarezza di Epifani

Salta anche quest’anno la rappresentazione della Passione da parte della compagnia “Amici del teatro”. La lettera amara dell’ex presidente della circoscrizione Commenda, Giampiero Epifani.

Sono molto dispiaciuto dall ‘aver constatato che la “drammatizzazione della passione “, anche quest’anno, non si sia svolta a causa della mancanza di fondi. Sono sempre stato  molto legato, sin da quando ero Presidente della circoscrizione Commenda, a tale manifestazione, tanto da ritenere opportuna una tangibile collaborazione alla riuscita dell’evento.

Inizialmente si svolgeva nelle vie del quartiere Commenda, con grande partecipazione della cittadinanza e, con il passar degli anni, grazie alla disponibilità di Don Peppino, ed alla totale abnegazione di Jenny Ribezzo e della compagnia Stabile “Amici del teatro,” si è trasformata, in otto anni, in un evento che ha coinvolto l’intera città, vista  la sempre  maggior presenza di fedeli, e si è estesa nelle vie del centro, ottenendo, con grande sorpresa, una partecipazione non solo di brindisini che attendevano con ansia un “rito” che li catapultava nel periodo pasquale nel modo migliore, ma anche di un pubblico che afferiva dalla provincia e non.

L’ultima edizione si è conclusa con  grande successo, vedendo la partecipazione di circa 10.000 persone.
Soldati a cavallo che sfilano sul cavalcavia De Gasperi, un Gesù particolarmente credibile, tanti figuranti urlanti dietro ad una croce, hanno fatto della nostra Passione cittadina un evento che non ha nulla da invidiare ad altre manifestazioni analoghe che si realizzano in ogni dove e che, spesso, danno la sensazione di assistere più ad una “parodia” che ad un evento drammatico, eppure….si custodisce e si promuove con cura ovunque una tradizione come questa.  A Brindisi?
 
Numerosi, ma vani, sono stati gli appelli rivolti a chi ne avesse competenza e ai singoli benefattori di contribuire con poco a portare avanti questo straordinario progetto cristiano, con l ‘inevitabile delusione di chi, per anni, vi ha investito anima e cuore. Pertanto mi rammarico al pensiero che la nostra città, e chi per lei, non abbia risposto con “PASSIONE” all’evento religioso, scegliendo di vanificare e sotterrare lo spirito pasquale per la solita incapacità di valorizzare gli eventi storici, nonché il nostro territorio.

SE solo la nostra lungimiranza ci facesse guardare un pO’ più in la del nostro naso, potremmo prevedere persino la realizzazione di un progetto volto all’ottenimento di fondi per il turismo religioso che, da una ricerca di Trademark, si è riscontrato muova, annualmente, in Italia, tra i 30 e i 40 milioni di persone, per un fatturato di circa 4 miliardi di euro. Senza ambire a così grandi numeri, potremmo prevedere di ottenere attenzioni di questo tipo, ma…so di sognare ad occhi aperti.

Probabilmente questo mio scontento non si allinea al pensiero di tutti. Ci sono, sicuramente, tanti problemi nella nostra bella e cara città, la mancanza di un lavoro in primis per i giovani e per chi, con famiglia a carico, lo ha perso da poco e, di conseguenza, questi possono sembrare problemi futili. Ritengo,invece,  che pensare a nutrire i nostri buoni sentimenti, potrebbe non farci assistere ad eventi cruenti, come le immagini orride di quel gattino che ha invaso il web e che non ci ha portato un bel ritorno d’immagine.
Buona Pasqua, quindi…e che il 2015 ci veda più proiettati verso investimenti oculati!
 
Giampiero Epifani