Niente sepolcri a Santa Lucia, l’arcivescovo decide di spedire i parrocchiani alla Cattedrale

Per la prima volta non ci saranno i Sepolcri nella parrocchia di Santa Lucia, una delle più antiche, nel cuore di Brindisi. L’arcivescovo Domenico Caliandro ha disposto che, non essendoci un parroco ufficiale ma solo un rettore, per quest’anno i fedeli dovranno fare riferimento alla Cattedrale.
La piccola comunità che ruota intorno alla parrocchia (circa duemila persone) non sa darsi pace, privata della propria chiesa proprio nei giorni più sentiti per i cattolici, quelli della morte e della passione di Gesù Cristo.
Non saranno allestiti dunque i sepolcri, celebrate la via Crucis e l’adorazione della Croce. E non ci sarà la tradizionale messa della notte di Pasqua.
La comunità di Santa Lucia è stata già profondamente segnata dalle vicende giudiziarie che hanno portato all’allontanamento del precedente parroco e ha mantenuto a maggior ragione la voglia di ritrovarsi nella propria chiesa per riprendere un percorso di fede che accomuna gli anziani e i giovani della zona.
Ma le proteste dei fedeli si sono scontrate con il muro eretto dal vescovo. Le funzioni in attesa che venga nominato il nuovo parroco sono state affidate a don Antonio De Marco mentre la parrocchia è sotto la tutela amministrativa di don Adriano Miglietta, parroco della Cattedrale. L’ordine di escludere la parrocchia di Santa Lucia però pare sia arrivato dall’arcivescovo.
Per i parrocchiani sarà una Pasqua triste.