Controlli serali interforze, anche con i cani antidroga: la risposta alla criminalità

Il capoluogo in queste settimane è interessato da una serie di servizi di controllo del territorio disposti dal Prefetto di Brindisi Valerio Valenti, e attuati dal Questore di Brindisi, Maurizio Masciopinto, nelle funzioni proprie di autorità provinciali di pubblica sicurezza. Soprattutto dopo gli ultimi gravi episodi avvenuti nel mese di maggio.
Il bilancio è di 188 persone controllate, 83 auto, otto ciclomotori. Fermo amministrativo per tre autoveicoli, sei contravvenzioni al codice della strada rilevate, un controllo amministrativo.
La Questura ha disimpegnato nelle ore serali e notturne di venerdì e sabato, realizzando un accurato gioco di squadra che ha visto il coinvolgimento della Guardia di Finanza, che oltre a un equipaggio ha reso disponibile anche una unità cinofila; la polizia locale che ha messo a disposizione due equipaggi. Per parte della Polizia vi è stato l’ausilio della polizia di frontiera con la sua unità cinofila, oltre la presenza delle Volanti, dei motociclisti e di altri equipaggi a cura dell’ufficio servizi. La motivazione di tale coinvolgimento è nel rendere più incisiva possibile l’attività di contrasto alle varie condotte illecite, per i quali è possibile il coinvolgimento di più organismi. Si pensi al controllo amministrativo verso una sala giochi, ove la polizia di Stato opera i controlli sulla regolarità delle licenze di pubblica sicurezza; la polizia locale sugli ambienti commerciali; la guardia di finanza sugli aspetti fiscali ed economici dell’attività.
Oltre ai consueti e visibili servizi nei pressi del teatro Verdi e sul lungomare, sono state interessate al controllo anche piazza Cairoli, corso Umberto e corso Garibaldi. Controllati anche i posti abituale ritrovo di comitive giovani, che con la loro esuberanza del fine settimana non sempre sono consapevoli di arrecare disturbo alle persone che abitano nelle zone vicine.
Gli interventi sono stati effettuati per una lite su strada per motivi di viabilità tra automobilisti; una lite in centro per motivi “passionali” e un intervento per segnalato allarme in banca, ove è intervenuto un istituto di vigilanza convenzionato per quanto di loro competenza.
I controlli sono stati limitati alle persone e mezzi solo per le situazioni particolarmente “appariscenti” e alle moto che si incrociavano, come avrebbe richiesto qualsiasi cittadino. Per l’atteggiamento assunto si è notato come nelle zone interessate al controllo del territorio, tutti i conducenti di moto circolassero con il casco: i conducenti di moto sanzionati avevano il casco ma non avevano conseguito la patente.
Con l’ausilio dei cinofili, sono stati effettuati controlli e passaggi presso la Stazione ferroviaria, nei sottopassi, nella piazza antistante la stazione, e in tutte le zone che sono notoriamente ritrovo di comitive di giovani per la prevenzione dello spaccio e dell’uso delle droghe di qualsiasi tipo. Si è provveduto anche alla vigilanza presso l’ipermercato e presso il Brin Park per la presenza di alcuni locali ricettivi.
Un ultima considerazione che si vuole svolgere tocca le unità cinofile, sia della Polizia di Stato che della Guardia di finanza che hanno creato un particolare punto di contatto con i giovani in piazza Verdi.
Questo legame passa per sentimenti di vicinanza e umanità favoriti proprio dalla presenza dei cani antidroga impiegati, anche loro grandi protagonisti nei servizi del fine settimana appena passato: non sempre silenziosi, i cani della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, a tratti chiassosi, ma certamente in grado di catturare la simpatia, l’affetto, l’entusiasmo non solo di bambini e giovani. In tanti hanno chiesto di fare un selfie o una foto vicino a questi amici a quattro zampe, patrimonio di tutta la collettività e non della specifica forza di polizia che li ha in gelosa quanto attenta custodia. Il tutto mentre svolgevano il loro servizio antidroga.