Francavilla, San Lorenzo un quartiere che stenta a decollare

di Francesca Mascia per IL7 Magazine

Il quartiere “San Lorenzo” rappresenta una delle sfide più interessanti per il futuro di Francavilla Fontana. Sia i cittadini che le precedenti amministrazioni comunali hanno infatti sostenuto a lungo questa tesi: negli ultimi anni la zona in questione è stata oggetto di grosse novità, volte a promuovere una realtà che, sebbene collocata in periferia, dimostrasse comunque di essere al passo coi tempi. Alcuni esempi sono da individuare nella presenza delle piste ciclabili, che attraversano le strade principali del quartiere, e dello Skatepark, ormai celebre luogo di ritrovo e di iniziative promosse periodicamente dai giovani francavillesi.
Ma l’operazione di rilancio del quartiere presenta, allo stato attuale, alcune difficoltà da superare. La vegetazione cresce indisturbata per le strade, arrivando persino a occultare la segnaletica stradale. Basta ad esempio percorrere viale Abbadessa, nonché la strada principale, per accorgersi che lo scenario che si presenta è proprio questo. Ma non solo: il quartiere “San Lorenzo” ospita ben due aree verdi, una delle quali è la più grande per estensione, seconda soltanto alla villa Comunale, situata nel centro della città. Il parco in questione si trova in piazza Giovanni Paolo I, zona molto trafficata a pochi passi da via San Lorenzo e adiacente allo storico quartiere “Cavallerizza”.
Di rado frequentato – per non dire deserto – durante il giorno, l’area è entrata nel vivo del dibattito cittadino perché ospita da diversi anni scenari di inciviltà, causati dai numerosi atti vandalici che vengono eseguiti lontano dalla luce del sole. Complice di ciò la scarsa illuminazione: gran parte dei lampioni sono stati infatti danneggiati, lasciando pertanto nel buio quasi tutta l’area. I primi danni si possono intravedere già dall’esterno: le staccionate che recintano il parco sono state in parte rimosse, aspetto che contribuisce a rendere il perimetro poco sicuro. Proseguendo all’interno del parco la situazione non mostra alcun miglioramento: la consistente presenza dei rifiuti rende questo luogo una vera e propria discarica all’aperto, senza poi considerare la presenza insistente di una vegetazione che ostacola, il più delle volte, lo stesso attraversamento dell’area. La maggior parte delle panchine installate risulta danneggiata, e spesso i pezzi che le compongono sono accatastati in mezzo al verde: fattori, questi, che contribuiscono inevitabilmente a rendere quest’area inagibile. Un posto pensato come luogo di ritrovo per i cittadini e per le famiglie non è più reso tale proprio per lo stato attuale in cui versa.
A pochi passi da piazza Giovanni Paolo I si assiste a un altro scenario simile. Nelle vicinanze del Terzo Istituto Comprensivo “De Amicis – San Francesco” un’altra area verde dimostra, malgrado le dimensioni più ridotte, di non essere da meno. La presenza di piccole giostre per i bambini (del tutto funzionanti) non permette tuttavia di distogliere l’attenzione dagli aspetti più evidenti: panchine ancora una volta danneggiate, un terreno ancora una volta incolto e infine cestini per la raccolta differenziata saturi di buste il cui contenuto non può dirsi altrettanto “differenziato”. Aspetti, questi, che portano a una sola conclusione: situazioni di questo tipo costituiscono una vera e propria emergenza ambientale –e non solo- da affrontare sul territorio francavillese.
Una problematica, quella delle aree verdi, che interessa anche le zone centrali oltre a quelle periferiche: la stessa villa Comunale “Pietro Palumbo” è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi. Frequentata più assiduamente dalle famiglie durante il giorno, è tuttavia il luogo in cui si manifestano diversi atti vandalici da parte dei più giovani. L’area che ospita le installazioni del parco giochi (alcune appositamente create per i bambini disabili e sorte di recente proprio perché inserite per volere dell’ultima amministrazione comunale) sono state infatti più volte danneggiate, anche attraverso scritte indecorose con lo spray. Per ostacolare e prevenire la crescita di questi fenomeni sempre più frequenti in tutta la villa comunale, sono state adottate misure come ad esempio la chiusura dei servizi igienici, ai quali vi si può accedere soltanto richiedendo la chiave al custode.
Ma forse questo tipo di misure non basta a placare gli animi. Dal centro alla periferia si possono individuare problematiche simili, spesso inerenti al vandalismo, fenomeno che costituisce un problema con cui la città deve fare i conti una volta per tutte. Le numerose segnalazioni dei cittadini più attenti dimostrano come siano ormai necessarie misure più efficaci, come potrebbero essere ad esempio l’apposita installazione di un sistema di videosorveglianza nelle varie aree della città o, ancora, una maggiore presenza sul posto da parte delle forze dell’ordine. Sono richieste del tutto legittime perché volte ad assecondare e a promuovere ancora una volta il tema della pubblica sicurezza, aspetto che dovrebbe costituire un punto cardine nel programma che verrà attuato dalla prossima amministrazione comunale.