Moderati, il fronte sembra già spezzato tra i sei movimenti

di Lucia Portolano per IL7 Magazine

Davanti alla scelta del candidato sindaco il polo dei moderati implode. Brindisi in Alto e, ciò che resta del vecchio Impegno sociale, lasciano l’alleanza che solo una settimana fa avevano annunciato con un comunicato ufficiale firmato da tutte le forze politiche che si riconoscevano in quel percorso che loro stessi avevano definito “moderato”. Pare che davanti alla richiesta di Italo Guadalupi, Noi con l’Italia, di trovare un’intesa su un candidato sindaco, da portare al cospetto di futuri alleati, in vista anche dell’incontro con Forza Italia, i rappresentati di Brindisi In Alto, Angelo Rizziello e Paolo Chiantera abbiano risposto picche. I due movimenti hanno così abbandonato il tavolo annunciando poche ore dopo di aver preso una pausa di riflessione. Marino e compagni hanno poi spiegato che ritenevano inopportuno parlare di candidati sindaco, e che volevano ancora spendere qualche altro passaggio sul programma. Lo stesso che però le forze moderate avevano annunciato come concluso e pronto per essere presentato alla città. Ma qualcuno è convinto che Marino, già bocciato dagli elettori alle precedenti elezioni amministrative come candidato sindaco del Pd, abbia ancora velleità di candidatura, o comunque che alla fine i suoi faranno il suo nome. Il problema sarebbe la candidatura a sindaco di Pietro Guadalupi, figlio di Italo, che a quanto pare Brindisi in Alto e Impegno sociale non intendono sostenere. In realtà il nome del giovane Guadalupi non è mai stato ufficialmente fatto, né tanto meno gli altri alleati hanno mai sostenuto di volerlo appoggiare. Ai tempi delle politiche, passate solo da due settimane, Marino e Noi con l’Italia aveva stretto un patto a sostegno del candidato fittiano alla Camera, Vittorio Zizza. L’ex parlamentare ha perso proprio nella città capoluogo.
Il gruppo resta in stand by. Non è chiara la posizione, né la reale intenzione. In Brindisi in alto ci sono gli ex di Mennitti, ma anche gli ex assessori di Consales Sterpini e Antonio Colucci, e l’ex di Carluccio Maria Greco. Impegno sociale strada facendo ha perso l’ex assessore Antonio Manfreda, che ha aderito al centrosinistra a sostegno di Riccardo Rossi. Manfreda non ha mai visto di buon occhio un’alleanza con i moderati ma soprattutto con il centrodestra.
Intanto l’Udc, Alternativa popolare, Noi per l’Italia e Coerenti per Brindisi hanno accettato l’invito di Forza Italia, molti di questi non aspettavano altro. Ormai è risaputa l’amicizia tra Luperti e D’Attis.
Raffale Iaia e Rino Pierri il 19 marzo scorso hanno incontrato la coordinatrice cittadina azzurra Ernestina Sicilia. Le forze politiche hanno intrapreso un percorso comune. Per ora solo con Forza Italia, che a sua volta però ha stretto ormai l’accordo con i centristi di Marcello Rollo e con il Pri. “Non è un assemblaggio come lo ha chiamato qualcuno – spiega Sicilia – ma stiamo cercando di creare un gruppo che possa governare la città. Vogliamo fare una cosa seria e concreta”. Forza Italia ha già qualche proposta come candidato sindaco. Più di un nome. Si cerca una persona che possa rappresentare tutti: si guarda ad una personalità esterna di estrazione di centrodestra, ma ci sarebbe anche un nome interno alla politica. Anche questa volta qualcuno tira fuori l’imprenditore portuale Teo Titi, già assessore al Turismo della giunta Mennitti. Ma per ora bocche cucite.
Nello stesso tempo gli azzurri non hanno chiuso le interlocuzioni con Brindisi in Alto. Insomma si gioca su diversi tavoli, nonostante i tempi si accorcino e lo stesso coordinatore regionale di Forza Italia abbia più volte detto che non c’è più tempo da perdere. La Sicilia assicura: “Dopo Pasqua avremo chiuso il cerchio su coalizione e candidato sindaco”.
Sono convinti che bisogna stringere i tempi anche i repubblicani. Giovanni Antonino, da poco autosospeso dalla carica di segretario provinciale, parla di troppi tavoli.
Per ora l’unica certezza è il candidato sindaco del centrosinistra Riccardo Rossi che ormai ha iniziato la sua campagna elettorale anche se in sordina non avendo ancora una reale avversario.
Sono sospesi anche i 5Stelle. Il 20 marzo scorso si sono chiusi i termini per presentare i moduli per la richiesta di accreditamento della lista. Si attende ora la decisione dello staff. Per Brindisi hanno chiesto l’accreditamento due liste: quella che vede come candidato sindaco l’avvocato Fabio Leoci, e quella che ha come candidato sindaco l’avvocato Gianluca Serra (questa sembra essere la candidatura sponsorizzata dal meetup del consigliere regionale Gianluca Bozzetti). Non si conosce la data precisa in cui si pronuncerà lo staff, ora alle prese con le questioni nazionali. Ma anche per loro i tempi stringono. Sembrerebbe archiviata la candidatura a sindaco del preside dell’istituto tecnico industriale Majorana Salvatore Giuliano, lo stesso che Di Maio, prima delle elezioni politiche, avevano annunciato come futuro ministro all’Istruzione nel caso di una sua vittoria.
Il quadro politico brindisino per le prossime elezioni sembra ormai chiaro: da una parte il centrosinistra, dall’altra l’accordo moderati- centrodestra, poi i movimenti di Destra che potrebbero essere andati da soli con il candidato Massimo Ciullo e poi i 5Stelle con il loro 52 per cento recuperato alle ultime politiche.
Al momento non sembrano esserci sorprese nell’orizzonte politico.