Politiche, Brindisi ritorna in Parlamento

di Lucia Portolano per IL7 Magazine

Quattro candidati in campo per ciascuna forza politica per ogni collegio. Vengono chiamati listini, all’interno dei quali sono stati inseriti quattro aspiranti parlamentari per ogni movimento o partito. Braccio di ferro in tutte le forze politiche per ottenere un posto in lista. Scontri in tutti i partiti, anche nel movimento 5Stelle che con le Parlamentarie ha raccolto una miriade di critiche dagli esclusi e dai simpatizzanti.
Due terzi della Camera e del Senato saranno scelti con il sistema proporzionale. In Puglia ci sono quattro collegi per la Camera dei deputati e due per il Senato della Repubblica. La soglia di sbarramento è del 3 per cento per ogni forza politica, del 10 per cento per le coalizioni. Nel proporzionale la Camera viene eletta su base nazionale, mentre per il Senato il calcolo è su base regionale.
Cosa accade nel Brindisino? Al rush finale la provincia messapica, compreso il capoluogo, ha ottenuto la sua visibilità, almeno in alcuni partiti. Per molti si tratta di una candidatura di rappresentanza, a conti fatti tra i brindisini potrebbero essere eletti dai tre ai sei parlamentari.
Il partito democratico ha nettamente puntato sui candidati della provincia, sono loro ad avere più chance. Partita giocata male invece da Liberi e uguali, le divisioni interne non hanno aiutato a colmare il deficit di rappresentanza territoriale. Il Pri, rinato e risorto a Brindisi dopo il ritorno in politica di Giovanni Antonino, ha lanciato l’hasthag #votaunbrindisino, e Forza Italia ha schierato il coordinatore regionale e l’ex consigliere comunale del capoluogo, componente del Comitato europeo delle regioni.
Quando mancavano due giorni alla chiusura delle liste è arrivata infatti la candidatura di Mauro D’Attis (Forza Italia). L’ex consigliere comunale azzurro alla fine la spunta, ed ottiene il privilegiato posto di capolista per la Camera nel collegio Puglia 3 (Brindisi – Taranto- Monopoli). D’Attis riesce ad ottenere un riconoscimento dal suo partito dopo anni di militanza anche nei momenti più bui. Allo scorse elezioni amministrative Forza Italia a Brindisi ha raggiunto il minimo storico del 3 per cento, il consigliere comunale fu l’unico ad ottenere oltre 400 preferenze. Nella sua storia elettorale appare la sconfitta nel 2012 come candidato sindaco del centrodestra contro Mimmo Consales, candidato del centrosinistra. Secondo un calcolo veloce in questa postazione D’Attis sarebbe già in Parlamento.
Nello stesso collegio il Pd candida al secondo posto l’onorevole uscente di San Pietro Vernotico Elisa Mariano (candidata anche nell’uninominale), quarta nella lista invece l’avvocato brindisina Rubina Ruggiero, da poco passata tra i democratici dopo la sua esperienza in Brindisi Bene Comune. Ruggiero alle ultime elezioni amministrative per un soffio non conquistò un posto in consiglio comunale.
Nel collegio di Brindisi candidati anche per la Lega per Salvini Anna Rita Tateo (capolista) e secondo Paolo Taurino, coordinatore provinciale del partito. Potere al Popolo punta invece su Patty Dell’Anna. Fratelli d’Italia inserisce la fasanese Grazia Neglia. E nelle ultime ore la quarta gamba inserisce l’onorevole uscente Nicola Ciracì al terzo posto nella lista.
Nel listino del senato collegio Puglia 2 (Brindisi- Lecce- Taranto) per Forza Italia appare di nuovo il nome di Luigi Vitali (candidato anche nell’uninominale), il coordinatore regionale degli azzurri è capolista. Una candidatura per così dire quasi blindata, un salvagente per l’ex sottosegretario alla Giustizia di Francavilla Fontana. Nella sua stessa lista al quarto posto anche la francavillese Giuseppina Resta. Nel stesso collegio il Pd mette come capolista il senatore uscente Dario Stefano, al quarto posto invece l’imprenditrice portuale brindisina Rosy Barretta, presidente dei dem della provincia i Brinisi. Quarto anche, ma per Fratelli d’Italia l’ostunese Christan Continelli, così come il brindisino Ivano Valente per Potere al Popolo.