Troppi malesseri: forse è l’eternit del soffitto in via Pace Brindisina

di Tommy Lamarina per IL7 Magazine

In via Pace Brindisina, al rione Commenda, ci sono ben tre condomìni probabilmente ancora rivestiti da eternit, materiale contenente amianto utilizzato in edilizia per decenni e ora assolutamente proibito perché nocivo per la salute. Gli effetti si possono manifestare anche molti anni dopo e sono decisamente devastanti. In alcuni casi, però, determinati sintomi possono palesarsi nell’immediato.
E’ quanto successo ad una signora che abita in una delle tre palazzine, costretta a fare i conti con una debolezza cronica, affanno, tachicardia e sudorazioni fredde. I suoi bambini, uno di tre e l’altro di cinque anni, da qualche mese, invece, hanno perennemente le vie respiratorie semichiuse, con catarro e muco.
La donna ha accusato queste problematiche quando ha, letteralmente, iniziato a piovere nel suo appartamento posto all’ultimo piano (a causa del solaio del tutto malconcio, nonostante l’applicazione della copertura, cosiddetta ‘black’). Assieme all’acqua, però, sarebbero penetrate anche le polveri di eternit.
Qualcuno, negli anni, ha sostenuto che, essendo trascorso molto tempo dalla installazione dell’eternit e ricopertosi di muschio, non si producano danno alla salute. In realtà, invece, in uno degli stabili l’eternit ha addirittura corroso il solaio, facendone crollare un pezzo. Immediatamente è stata allertata la Polizia Locale, che con un paio di transenne di ‘fortuna’ ha messo in sicurezza la zona a rischio.
Eppure, il buco procurato dalle polveri di eternit è proprio sotto le lastre di cemento-amianto, impossibile da non notare. Probabilmente, sarebbe bastato il sopralluogo di un tecnico per accertare la presenza dell’eternit e, quindi, adoperarsi, nelle forme di legge, per rimuovere, a strettissimo giro, le tante nocive lastre.
Vero è che spetta alla Regione fare il censimento dei siti che contengono coperture o parti in eternit ed a predisporre piani di protezione per l’ambiente, di smaltimento e di bonifica, ma, sta di fatto, che questa è latitante. La gravità della situazione va, soprattutto, a discapito dei tantissimi bambini che frequentano quotidianamente la zona, attesa la presenza di un asilo e di uno spiazzo adiacente in cui si suole giocare.
Nei pressi delle tre palazzine a tre piani sono ubicate attività commerciali, nonché i banchi di alcuni ambulanti che vendono frutta e verdura e, cosa ben più grave, un asilo infantile.
Sembra opportuno e non rinviabile un intervento per accertare la reale presenza di polveri nocive e, in questo caso, la rimozione immediata delle coperture proibite.