Muffa nelle orecchiette, ecco la foto “vera”: un millepiedi/bis? Ma anche i genitori diffondono i loro scatti

Quella che vedete è la foto che documenta il ritrovamento di tracce di muffa all’interno di un’orecchietta tra quelle servite ai bambini della scuola elementare “Livio Tempesta. Si tratta dell’unica immagine reale, a fronte di quelle fasulle circolate sul web negli ultimi giorni e che hanno provocato ulteriore allarme. E’ su quel campione di orecchietta, e su un altro identico individuato in un altro piatto cucinato quella stessa mattina e inviato alla stessa classe, che si stanno svolgendo gli accertamenti degli ispettori della Asl per determinare in che modo la muffa sia finita nel piatto. Come si può notare dall’immagine, e come pare informalmente si siano espressi i periti sanitari, la muffa non riguardava direttamente la pasta. Si trovava all’interno dell’incavo dell’orecchietta, come se si trattasse di formaggio. Ma il piatto non era stato ancora condito.
La storia insomma potrebbe fare il paio con quella del famoso millepiedi che qualcuno potrebbe aver strumentalmente inserito nel piatto per tentare di screditare la Markas (due dipendenti sono stati per questo sospesi dal servizio). E su questa valutazione peseranno molto i risultati che la Asl invierà al Comune nei prossimi giorni.
Ma nel frattempo la preoccupazione (legittima) dei genitori trova sponda in alcune foto scattate da una mamma che, armata di telefonino, ha immortalato alcune situazioni all’interno del centro di cottura, e nelle classi in cui vengono somministrati i pasti, che inducono a ritenere che non tutti i parametri di igiene e di rispetto della norme siano costantemente mantenuti tali. Ed è su queste immagini che Markas dovrà invece necessariamente fornire chiarimenti. Eanche subito.
L’Amministrazione comunale segue la vicenda con grande attenzione. L’assessore alla Scuola, Maria Greco, ha seguìto tutte le fasi di campionamento del pasto con tracce di muffa ed è in contatto con la Asl per seguire gli sviluppi della vicenda. La sindaca Angela Carluccio si è voluta recare di persona nel centro di cottura, non per effettuare un’ispezione (come le solite e isteriche voci del web hanno voluto insinuare) ma per svolgere un sopralluogo finalizzato a comprendere come si svolgesse il ciclo di preparazione dei pasti, seguendone la filiera dai magazzini, ai frigoriferi, sino al confezionamento dei piatti. Comprendere ogni passaggio sarà utile nel momento in cui saranno chiari i risultati delle analisi effettuate dalla Asl.
Carluccio non si aspettava certo che le facessero trovare le ragnatele nelle pentole, ma ha avuto modo di seguire tutti i passaggi con attenzione.
In attesa dei risultati della Asl (che ha effettuato anche campioni da altre forniture di pasti servite in quegli stessi giorni), ma anche dei chiarimenti della Markas sulle foto diffuse dai genitori, pare non esista alcun presupposto per l’interruzione del servizio mensa (invocato nuovamente dal M5S di Brindisi). “Mio figlio continua a pranzare a scuola”, ha chiarito la sindaca. Ma ha anche assicurato che la situazione è sotto continuo monitoraggio da parte dell’Amministrazione comunale. Nei prossimi giorni Carluccio incontrerà una delegazione di genitori.