Perseguitava il suo ex compagno e lo minacciava, anche con una pistola alla tempia. Un 42enne appena uscito di cella colpito da provvedimento anti-stalking

Perseguitava l’amico con il quale aveva avuto una relazione e che lo aveva abbandonato. Con un tale accanimento da arrivare a puntargli una pistola alla testa: P.O., un 42enne brindisini, è stato raggiunto da un provvedimento che gli vieta di avvicinarsi all’ex compagno.

E’ stato il Tribuale a disporre il provvedimento interdittivo su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montanaro. La vittima si era presentata in questura alla fine dello scorso anno denunciando una persecuzione che secondo il magistrato avrebbe procurato al giovane “un perdurante e grave stato d’ansia, con una costante paura per la propria incolumità”.

I problemi sono iniziati quando P.O. nel settembre dello scorso anno era uscito dal carcere e aveva tentato di riavvicinarsi al giovane con il quale aveva avuto una relazione, seguendolo, aspettandolo sotto casa e minacciandolo. Il 25 novembre dello scorso anno, secondo la denuncia, lo avrebbe bloccato per strada puntandogli una pistola alla tempia e qualche giorno dopo si sarebbe avvicinato alla sua auto con una tanica di benzina minacciando di appiccare il fuoco.

Nei mesi successivi la presunta vittima è stata costretta sempre a muoversi scortata da amici per evitare di incontrare nuovamente il suo stalker, ritenuto pericoloso proprio in virtù dei gravi reati per i quali era finito in carcere. La loro relazione sarebbe dimostrata da una fitta corrispondenza epistolare. Ora, con provvedimento della magistratura, non potrà avvicinarsi.