L’auto di Sgarbi prende fuoco mentre il critico va a Ceglie: illesi lui e l’autista

L’auto sulla quale viaggiava Vittorio Sgarbi, una Lancia Thesis, martedì 29 luglio, intorno alle 21,30, ha preso fuoco (foto) mentre era diretta a Ceglie Messapica, dove il critico d’arte era atteso per una conferenza. Ignote le cause. Illesi il critico e il suo autista. Sull’incendio indagano i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia Stradale intervenuti prontamente.
Sebbene in ritardo, Vittorio Sgarbi ha comunque raggiunto Ceglie Messapica rispondendo così all’appello lanciatogli alcune settimane fa dall’onorevole Nicola Ciraci (presidente del Conservatorio Tito Schipa), da Emanuela Gervasi (architetto, ex assessore all’urbanistica del Comune di Ceglie Messapica) e Antonella Biasi (ingegnere, componente dell’«Associazione 72013») sui danni al paesaggio che rischiano di causare i lavori di «riqualificazione» di un’area comunale – che la Sovrintendenza definisce «ad alto rischio archeologico» (sic) – nell’ambito di un progetto per la «creazione di itinerari naturalistici e enogastronomici» promosso dal Comune amministrato dal sindaco Luigi Caroli e redatto dall’architetto Mario Cucinella. «Un progetto – dice Sgarbi – che va fermato».
Questi lavori, infatti, rischiano di cancellare le tracce delle mura messapiche e dei cosiddetti orti periurbani. La Sovrintendenza, tra l’altro, pur dando parere favorevole, sottolinea che nell’area interessata dai lavori «in uno dei terrazzamenti che coincide con un tratto della cerchia muraria di età messapica, è prevista la realizzazione di un anfiteatro».