Falsi incidenti per truffare le assicurazioni: dieci condanne

I falsi incidenti sono costati cari. Stavolta a chi se li è inventati. Dieci condanne a pene comprese tra sei anni e mezzo di carcere e nove mesi, quattro assoluzioni e due sentenze di non luogo a procedere per prescrizione sono state pronunciate dal Tribunale di Brindisi, in composizione collegiale, al termine di un processo a carico di un gruppo di persone che tra il 2006 e il 2008 aveva organizzato scientificamente truffe ai danni di compagnie assicurative inscenando falsi incidenti stradali.
La pena più elevata è stata comminata ad un ex carrozziere, Angelo Balestra: sei anni e mezzo di carcere.
Le altre condanne: Lucia Sparaccio, due anni e otto mesi; Giovanni Cannone quattro anni; Fabio Vitale nove mesi; Teresa Tedesco 6 mesi, pena sospesa e non menzione; Pasquale De Lorenzo cinque mesi e 10 giorni, pena sospesa; Simona Campanelli cinque mesi e dieci giorni, pena sospesa e non menzione; Luciano Balestra un anno e tre mesi; Cosimo Iazzi cinque mesi e dieci giorni, pena sospesa e non menzione; Angelo Napoletano nove mesi.
Prosciolti per l’estinzione del reato Raffaella Savino e Valentina D’Andrea, in ordine al reato contestato perché estinto per intervenuta prescrizione. Assolti Antonio Randino, Valeria Dalmateno e Ugo Ugolini per non aver commesso il fatto, e Ilaria Martucci perché il fatto non sussiste.
Sono stati dunque ritenuti colpevoli anche gli autori materiali dei falsi incidenti stradali, i quali avrebbero peraltro simulato lesioni personali mai subite, traendo in inganno i medici del Pronto soccorso.
Il processo era iniziato nel 2010. Il tribunale ha anche riconosciuto provvisionali di alcune migliaia di euro per le tre compagnie assicurative che si erano costituite parte civile.