Fotovoltaico, clamorosa assoluzione per uno degli imputati principali

Si conclude con una clamorosa assoluzione il giudizio abbreviato chiesto da uno degli imputati principali della vicenda che portò agli arresti eseguiti nel settembre dello scorso anno nell’ambito del fotovoltaico.
Alberto Aragones Monjas, assistito dagli avvocati Massimo Manfreda (foto) e Nicola Apa, che aveva chiesto di definire la propria posizione con rito abbreviato è stato assolto per non aver commesso il fatto dal gup Maurizio.
All’esito il gip, Maurizio Saso, ha emesso il dispositivo di assoluzione per non aver commesso il fatto. Il  pm Nicola Ghizzardi aveva chiesto la condanna a 3 anni e 5 mesi di reclusione.
Aragones Monjas, spagnolo con residenza a Roma, aveva ricoperto la carica di amministratore unico di una delle società che in origine erano proprietarie degli impianti fotovoltaici ed era uno dei destinatari dei provvedimenti d’arresto in carcere scattati il 19 settembre 2013. I reati contestati erano quelli di abusivismo edilizio, falso, lottizzazione abusiva, illecita percezione di contributi statali e associazione per delinquere. Iscritti al registro degli indagati furono imprenditori del settore fotovoltaico,
in varia misura collegati a società riconducibili alla Tecnova, già nota alle cronache regionali.
Il meccanismo considerato illecito era la realizzazione di enormi parchi fotovoltaici nelle campagne, ma – ai fini autorizzativi – spezzettandoli in tanti micro parchi inferiori a 1 mw di potenza. In questo modo era sufficiente la sola Dia (dichiarazione inizio attività) presso il Comune, e veniva così evitato il complesso procedimento di Via (valutazione d’impatto ambientale).
La sentenza emessa dal gup nei confronti di Monjas apre nuove prospettive anche per gli altri imputati.