Un piccolo ordigno collocato davanti allo studio dell’avvocatessa Conte. Ma non esplode

Un piccolo ordigno rudimentale, collocato la scorsa notte davanti allo studio dell’avvocato Francesca Conte, non è scoppiato probabilmente per un cattivo funzionamento dell’innesto ma ha solo causato una fiammata che ha annerito una parte del portone d’ingresso nella centrale via Parini.

Dopo la denuncia fatta stamani alla polizia dalla segretaria, sul posto si sono recati agenti della Scientifica per i rilievi.

La professionista, tra i più noti penalisti salentini, oltre alla notorietà per la difesa di esponenti della Sacra corona unita, nel 2010 passò alle cronache nazionali per essere stata per quattro giorni – dal 16 al 20 novembre – co-difensore di Sabrina Misseri prima che la cugina accusata dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi le revocò il mandato dopo il sorgere di divergenze con gli altri legali. Un ausilio a identificare chi ha collocato la piccola bomba davanti allo studio Conte potrebbe arrivare dall’esame dei filmati della telecamera di sorveglianza installata davanti all’ingresso. Un testimone avrebbe riferito agli investigatori di aver sentito un forte scoppio ieri intorno alle 22 ma di aver pensato che si trattasse di uno dei tanti petardi fatti scoppiare per strada.