Mensa scolastica, la risposta della ditta: “Noi rispettiamo le regole”

Buongiorno Direttore, a proposito della questione mense scolastiche che da almeno 48 ore sta tenendo banco sul suo giornale, vorrei permettermi di fare qualche precisazione. Da collega a collega.

Sull’articolo apparso oggi dal titolo “Totani spacciati per seppie e piselli secchi: ispettori della Asl alla mensa scolastica della scuola Bozzano”, le allego il verbale della Asl redatto ieri a fine visita. Come noterà l’ispezione non ha rilevato alcuna irregolarità. Cito testualmente nel caso non sia ben leggibile la grafia dell’ispettore il quale, dopo aver elencato le lamentele dei genitori su qualità dei cibi, grado di cottura e presenza di corpi estranei nei pasti, scrive:” Si fa presente che, da un esame visivo esperito sui piatti rimanenti, non è stata constatata alcuna presenza di quanto sopra formulato”. 

Inoltre, dopo un prelievo campione di un piatto di formaggio e di un piatto di totani in umido con piselli lo stesso ispettore dichiara e scrive: “Al momento non si riscontrano problematiche di natura igienico sanitaria”.

Quanto, invece alla sostituzione delle seppie con gli anellini dei totani, le allego la comunicazione datata 11/02/2014, a firma della dottoressa Margherita Caroli (responsabile dell’unità operativa di igiene e Nutrizione della Asl), con la quale si avvisano i responsabili dei servizi di Pubblica Istruzione che “le seppioline previste nel nuovo menu di refezione scolastica, ove poco gradite ai piccoli utenti per la loro forma particolare, possono essere sostituite con anelli di calamari in egual peso”. 

Per completezza di informazione le allego anche il menu della giornata di ieri (mercoledì 26 novembre) dove noterà come, a seguito della comunicazione di cui sopra, la sostituzione delle seppie con gli anellini, risulti un dato già acquisito.

Sottolineo tutto questo solo per dovere di cronaca e per fornire anche l’altra fonte in questione (oltre quella dei genitori) che normalmente in un articolo di giornale io mi aspetterei di leggere.

Quello che voglio dire è che a volte noi giornalisti siamo i depositari di critiche non sempre costruttive come anche di lamentele che attengono più a timori e paure che a fatti veri e propri sui quali, invece, il nostro lavoro si fonda.

Mi perdoni se le ho fatto perdere anche io un po’ del suo tempo su una questione che, immagino, in queste ore gliene sta sottraendo molto. Ma era importante metterla a conoscenza anche di documenti di cui a volte i genitori non conoscono l’esistenza né tantomeno il contenuto. L’esito dell’ispezione di ieri, tra l’altro sollecitata proprio da un gruppo di genitori, spero possa in qualche modo tranquillizzarli sulla regolarità del servizio fornito. Le aggiungo anche una anticipazione. A breve sarà pubblicato sul nostro sito un indirizzo mail dove le scuole, i docenti, i dirigenti e in particolare i genitori potranno parlare direttamente con gli operatori della Ladisa per consigliare, lamentare, suggerire e aiutare ad ottimizzare il servizio.

Io, intanto, resto a sua completa disposizione per qualsiasi altra informazione o segnalazione che giunga prima a lei che a noi. Sarò ben lieta di poterle fornire tutto il supporto necessario a chiarire eventuali altri episodi, anche di persona, se lei lo ritenesse necessario.

Ringraziandola per l’attenzione che mi avrà dedicato leggendo questa mia mail e fiduciosa di aver contribuito a fare chiarezza sulla questione, la prego di gradire espressioni di viva cordialità.  

Cristiana Cippone

Ufficio stampa Ladisa spa

Risponde Gianmarco Di Napoli. Diamo volentieri spazio alla sua garbata precisazione anche se non contiene spiegazioni sulle vasche di cibo abbandonate davanti all’ingresso della Perasso. Da collega a collega le confido che temo non sia solo un problema di calamari.