Le multe di politici, imprenditori e giornalisti le pagava la Multiservizi: un’indagine dei vigili approda in procura e scatena un terremoto

Le multe per non aver esposto il ticket nei parcheggi blu comunali, invece di essere pagate dai proprietari delle auto lo erano attraverso la carta di credito della Multiservizi. Ovviamente non si trattava di cittadini qualsiasi, ma di politici, amministratori, funzionari comunali, imprenditori e giornalisti.

Lo ha scoperto il comandante della polizia municipale, Teodoro Nigro, che ha inviato una dettagliata relazione che, naturalmente, è finita anche in procura, visto che la Multiservizi è una società in house del Comune di Brindisi e dunque finanziata con denaro pubblico.

Le multe pagate tra il 2011 e il 2013 per mezzi non intestati alla Multiservizi sono 211, molte delle quali intestate a personaggi della politica locale, ma si parla anche di parlamentari. Spiccano le sette multe pagate all’ex presidente del Consiglio comunale Angelo Rizziello (Fi), quattro delle quali nel periodo in cui non era più neanche consigliere. Quattro verbali pagati per l’auto di Massimiliano Oggiano (“La Puglia prima di tutto”) e quattro anche per Antonio Elefante (segretario cittadino del Pd) per la vettura che utilizza, anche se intestata al padre. Ci sono poi multe pagate per Mario Nubile (Pdl) e Roberto Rizzo (Ncd), entrambi consiglieri non rieletti. Una recentissima (ottobre 2014) pagata per l’attuale assessore alle Attività produttive Giuseppe De Maria (Ncd). Due per il dirigente comunale Carlo Cioffi, responsabile del Settore traffico. Una persino per il capitano della polizia municipale Vincenzo Mione. E poi una all’ex consigliere Teodosio Martucci (Pdl) e un candidato del Pd, Giovanni Borromeo.

Multe pagate anche per parenti dell’ex presidente della Multiservizi Teodoro Contardi.

Ci sono anche sette multe pagate per conto di giornalisti e di operatori di emittenti televisive locali.

Gli importi delle multe sono compresi tra i 17 e gli 80 euro, una miseria per chi  ha voluto non pagarle, ma che invece sommate tra loro sfiorano i 6.119 euro che, per le casse di una società disastrata come la Multiservizi (nel 2013 ha perso 1,1 milioni di euro), rappresentano un gravissimo danno.

Uno schieramento trasversale di favoritismi che si sono verificati per la maggior parte dei casi sotto la gestione Contardi, ma che si sono ripetuti anche sotto la presidenza di Francesco Arigliano.

L’accertamento che è confluito nella relazione presentata dal comandante Nigro è stato effettuato attraverso i terminali dai quali si è scoperto che le somme pagate per conto dei multati erano finite nella contabilità della Multiservizi e pagate con la carta di credito aziendale. Ora un’inchiesta amministrativa, ma probabilmente anche una penale, faranno luce sull’accaduto.