Strada San Pancrazio – Mesagne: il cantiere dimenticato. “Da anni solo promesse”

“Tra meno di un mese riaprirà la strada provinciale Mesagne – San Pancrazio Salentino”. E’ la frase che gli amministratori mesagnesi e provinciali ripetono da quando la strada è stata chiusa al traffico per la sistemazione del tragitto fra le due cittadine (l’inizio dei lavori risale al 2008). Oggi, però, la situazione è giunta all’intollerabilità per chi si sposta da San Pancrazio quotidianamente per lavoro, per esigenze personali e per circostanze urgenti, come per le ambulanze del 118 o per chi gestisce i servizi trasporto e accompagnamento alla persona a domicilio e che quindi, per raggiungere le varie strutture ospedaliere, deve obbligatoriamente percorrere una sorta di “slalom” fra deviazioni e paesi limitrofi. Per non parlare dei problemi in estate, per chi desidera raggiungere Torre Lapillo dal Brindisino.

“Mi sono più volte rivolto agli amministratori per sapere quando realmente avremo la possibilità di usufruire nuovamente della strada Mesagne-San Pancrazio perché sinceramente non ne posso più di perdere così tanto tempo (succede tutti i giorni ndr) ogni volta che devo spostarmi da San Pancrazio a Mesagne, a Brindisi, a Francavilla o Ceglie Messapica, per portare i miei pazienti in ospedale”, è quanto riferisce Rino Bellisario, titolare di un’azienda a San Pancrazio assegnata al servizio trasporto a domicilio nelle strutture ospedaliere e sanitarie della zona.

I lavori sono iniziati cinque anni fa, quando a capo della Provincia di Brindisi, c’era Michele Errico, poi sono proseguiti con l’amministrazione Ferrarese che nel 2011 ha inaugurato il primo lotto interessato dai lavori di allargamento della strada e la rotatoria nell’intersezione con la strada provinciale 51 Cellino San Marco Oria. Oltre a questo primo lotto, i lavori del secondo e del terzo, avrebbero dovuto riguardare l’adeguamento della larghezza della strada provinciale a 10metri e 50 centimetri, il ripristino della segnaletica orizzontale e verticale e il posizionamento di guard rail in alcuni tratti della strada. Ancora più ampio il progetto definitivo tra Hub portuale e aeroportuale ferroviario della Provincia di Brindisi per collegare l’Adriatico allo Jonio che consiste nell’allargamento della strada provinciale 74, nella realizzazione della circonvallazione di Mesagne e della circonvallazione di San Pancrazio Salentino.

“Per raggiungere Mesagne, ogni giorno, siamo costretti, – continua Bellisario – parlo anche a nome di pendolari, impiegati, lavoratori e studenti, a percorrere la strada provinciale San Pancrazio-San Donaci oppure la strada provinciale che collega San Pancrazio a Cellino. Per il mio caso, con i pazienti, dobbiamo per forza muoverci da San Pancrazio almeno un’ora prima perché, tra deviazioni e traffico, è impossibile raggiungere gli ospedali in tempo, ma credo che valga lo stesso anche per chi si reca a Brindisi per lavoro perché indubbiamente tocca percorrere lo stesso tragitto”.

Le opere di adeguamento della strada provinciale sembrano davvero non avere mai fine. Dopo cinque anni e mezzo, però, la situazione è ancora la stessa: “Strada interrotta al traffico per lavori”.
L’interruzione della strada Mesagne-San Pancrazio denominata anche “dei due mari” (perché dovrebbe collegare il Mar Adriatico al Mar Jonio) ha causato, inoltre, da ormai quattro stagioni, non pochi disagi ai turisti che hanno voluto raggiungere da Brindisi le spiagge di Porto Cesareo e Torre Lapillo. Anche in questa occasione il viaggiatore è costretto a diverse deviazioni nonché “escursioni” fra stradine di campagna ovviamente senza segnaletica stradale.

L’ultima comunicazione, in ordine di tempo, riguardante i lavori alla strada provinciale 74, risale al 10 maggio scorso quando, a seguito di un incontro tra il sindaco di Mesagne Franco Scoditti insieme agli assessori Luigi Vizzino, Rosanna Saracino, Alessandro Pastore e il commissario della Provincia di Brindisi Cesare Castelli, è stato dichiarato che il problema dell’interruzione dei lavori “è stato causato da un mancato trasferimento di fondi dalla Regione alla Provincia. Questo ha comportato un ritardo nei pagamenti alla ditta appaltatrice che ha sospeso le attività. Il commissario ha però garantito che le somme necessarie stanno per essere trasferite alla Provincia (queste parole risalgono a maggio 2013 ndr) e che i lavori potranno essere regolarmente ripresi per terminare entro trenta giorni circa”.

Sarà per caso il “circa” ad aver illuso le persone? Perché a oggi, dopo altri 4 mesi dall’ultima ormai famosa frase: “Tra meno di un mese riaprirà la Mesagne-San Pancrazio”, tutto è ancora fermo.

Maristella De Michele