Il 12 gennaio che cambiò la storia di Brindisi: 4 morti e l’addio alla Valigia delle Indie

Il 12 gennaio è una data che dovrebbe essere segnata in rosso sui calendari della storia brindisina perché quel giorno, nel 1902, venne giù un treno dal ponte del Cillarese. Un incidente che provocò di fatto la fine del percorso ferroviario che in tre settimane conduceva da Londra a Bombay, in India, tagliando l’Italia e compiendo uno scalo a Brindisi da dove il convoglio si spostava in traghetto sino al porto egiziano di Said.

Fu l’ultimo di una serie di episodi, scaturiti dalle pessime condizioni della rete ferroviaria italiana, e in particolare di quella in prossimità di Brindisi, che spinsero la compagnia inglese della Valigia delle Indie a spostare l’imbarco a Marsiglia, allungando il tratto di mare da percorrere, ma evitando le trappole dei binari italiani.

Lo scalo marittimo di Brindisi per di più non era stato adeguato con una buona banchina e questo si aggiungeva all’approssimazione di una rete ferroviaria che non era stata pensata per treni veloci come quelli della Valigia delle Indie, che raggiungevano i 100 chilometri orari.

Nel tratto pugliese gli incidenti erano frequenti. Nel 1891, nei pressi della stazione di Carovigno, un convoglio era deragliato. Ma il vero dramma avvenne il 12 gennaio 1902. Un dramma umano perché persero la vita quattro persone, una tragedia per l’immagine della città perché la foto dell’incidente finì sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo e illustrò la copertina a colori della Domenica del Corriere.

Alcuni giorni prima, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, le acque del Cillarese, ingrossate dalle piogge, avevano portato via 150 metri di binari. Era stato un miracolo perché pochi minuti prima era transitato da lì il diretto Bologna-Lecce.

Un’impresa specializzata di Venezia, la “Menegus-Pasqualin”, la stessa che aveva costruito il Palazzo italiano all’Esposizione internazionale di Parigi, fu incaricato di rimettere in sesto i binari costruendo un ponte di legno. C’era urgenza perché era imminente il passaggio del convoglio della Valigia delle Indie che transitava da Brindisi ogni due settimane. In effetti i lavori furono completati in tempo e il treno passò regolarmente. Ma gli operai si rimesero subito dopo all’opera perché erano necessari adeguamenti importanti. Il treno-cantiere proveniente da San Vito dei Normanni, composto da cinque carri che trasportavano pietrisco, altri dodici vuoti più il locomotore, deragliò sfondando un paracarro e precipitando nell’avvallamento provocato dall’alluvione.

Morirono sul colpo il macchinista, il fuochista, il frenatore e un dipendente della ditta veneta. L’incidente ebbe una rilevanza tale che nel giro di pochi anni la compagnia inglese decise di cancellare Brindisi (e l’Italia) dai convogli che trasportavano ricchi inglesi dal Regno Unito alle colonie indiane.

(Foto Brindisiweb)