Timbravano il cartellino alla Asl e poi andavano via: 36 condanne per medici, infermieri e tecnici. Dodici imputati assolti

C’era chi andava a fare la spesa, chi a gestire la propria attività privata e chi semplicemente aveva voglia di andare a passeggiare: in comune avevano l’abitudine che, essendo dipendenti Asl, timbravano il cartellino di presenza all’ingresso degli uffici di via Dalmazia e poi fuori di nuovo. Trentasei tra medici, infermieri, tecnici e personale amministrativo dell’Azienda Sanitaria locale sono stati condannati ieri sera a pene che vanno da sei mesi a tre anni di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato o violazione del decreto Brunetta contro i “fannulloni”. Altri dodici imputati sono stati assolti dalle accuse.
La sentenza è stata dal giudice monocratico del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Biondi, dopo una lunga camera di consiglio. Accolte appieno le tesi della pubblica accusa sostenuta dal pubblico ministero Milto De Nozza (foto in basso) che aveva chiesto 34 condanne e 14 assoluzioni.
La pena più pesante è stata inflitta al dentista brindisino Mario Poli: tre anni di reclusione. Un anno e dieci mesi all’oculista Vito Capone.
Queste le condanne:
Marisa Barnaba, infermiera: due anni.
Maddalena Turi, assistente amministrativo: tre anni.
Isa Capriglia, infermiera: un anno e dieci mesi.
Vincenza Coralba Buonfrate, tecnico di radiologia: un anno e sei mesi.
Vito Capone, oculista: un anno e dieci mesi.
Michele Ciciriello, centralinista: tre anni.
Carmela Corvetto, infermiera: un anno e dieci mesi.
Biagio Deleonardis, assistente amministrativo: due anni.
Umberto De Vincentis, autista: tre anni.
Annarita Greco, infermiera: dieci mesi.
Cosimo Guadalupi, assistente amministrativo: tre anni.
Domenica Guarino, assistente amministrativo: due anni.
Liliana Leone, odontoiatra: due anni.
Vincenza Macchitella, infermiera: due anni.
Maria Lucia Moccia, infermiera: un anno e sei mesi.
Maria Gabriella Mongelli, coordinatrice infermieristica: due anni e quattro mesi.
Maria Palazzo, infermiera: un anno e sei mesi.
Patrizia Palma, infermiera: un anno e sei mesi.
Antonio Pantaleo, assistente amministrativo: due anni e quattro mesi.
Mario Poli, odontoiatra: tre anni. 
Luigi Ruggiero, tecnico di radiologia: un anno e sei mesi.
Maria Schina, infermiera: un anno e sei mesi.
Luigina Stefani, infermiera: due anni.
Antonella Trapani, assistente amministrativo: un anno e sei mesi.
Loredana Comunale, fisioterapista: un anno e sei mesi.
Lucia Padula, tecnico di radiologia: un anno e sei mesi.
Antonella Cavallo, addetta alle pulizie: un anno e sei mesi.
Teodoro De Castro, dirigente medico: un anno e otto mesi.
Michele Campanelli, radiologo, convenzionato con la Asl di Brindisi: un anno e sei mesi.
Graziella Ribezzi, infermiera: dieci mesi.
Antonia Saponaro, infermiera: due anni.
Eupremio Cozzoli, fisioterapista: sei mesi.
Maria D’Amico, infermiera: sei mesi.
Maria Costantina Putignano, odontoiatra, esterna alla Asl: sei mesi.
Carmelo Panna, medico chirurgo convenzionato: sei mesi.
Carmelo Vitale, radiologo: sei mesi.
ASSOLTI:
Enrico Conso, assistente amministrativo; Alessandro Galiano, radiologo; Salvatore Palermo, assistente amministrativo; Antonio Campa, medico convenzionato; Stefano Pellè, dermatologo ; Maria Dammiano, infermiera; Tiziana Centonze, servizio handicap; Rosario Antonio Rosato, medico convenzionato; Salvatore Marco Rizzello, medico convenzionato; Laura Mandurino, infermiera; Lucrezia Greco, infermiera; Anna De Bonis, infermiera.
L’inchiesta, condotta con l’ausilio di piccole telecamere collocate dai Nas dei carabinieri sulle macchinette timbracartellini della Asl, portò nel novembre 2010 a un clamoroso blitz con 26 arresti.
Cinque imputati chiesero e ottennero successivamente il rito abbreviato mentre tutti gli altri affrontarono il processo ordinario iniziato nel marzo 2013. Ieri l’epilogo con la sentenza.