Record di furti lungo i corsi: le notti insonni dei commercianti del Centro

Quattro furti con spaccata nel cuore di Brindisi nel giro di due mesi. Non era mai accaduto un attacco della malavita talmente sfrontato in quella che dovrebbe essere la zona più sorvegliata della città, tra telecamere di istituti di credito e obiettivi sensibili che vengono controllati frequentemente dalle forze dell’ordine.
E invece, paradossalmente, avere un’attività commerciale lungo i corsi in questo periodo fa trascorrere notti insonni a chi ha deciso di investire con vetrine che restano aperte e luminose anche nelle ore notturne.
I ladri agiscono secondo un cliché ormai sperimentato e funzionale: praticano un buco nel negozio (vetrina principale o retrobottega, a seconda delle situazioni) e lo svuotano con grande rapidità prima che arrivi sul posto dell’istituto di vigilanza telecollegato con l’allarme e le forze dell’ordine.
Poi fuggono percorrendo a tutta velocità corso Garibaldi, infilando via del Mare e sfilando a poche decine di metri dalla questura.
Il primo episodio dell’estate, se vogliamo anche il più clamoroso, avvenne in piazza del Popolo dove i banditi con un’auto sradicarono la cassa bancomat dell’Unicredit e la trascinarono con una corda per corso Garibaldi, perdendola poi sotto il ponte del Cillarese.
Il 10 settembre venne sfondata la vetrina della profumeria Limoni, 50 metri più lontano, al crocevia fra i tre corsi. Anche qui i ladri portarono via chirurgicamente gli oggetti più preziosi tra quelli esposti.
L’1 ottobre, in corso Garibaldi, spaccata la vetrata d’ingresso del negozio Marten con furto di giubbotti gridati. Cinque giorni dopo è toccato a un altro negozio d’abbigliamento, “Archivio storico”, ancora in corso Umberto, poco lontano da Limoni. Qui i ladri sono entrati praticando un foro nel muro da un’attività commerciale vuota, con ingresso in corso Roma.
In nessun caso i banditi sono stati intercettati dalle forze dell’ordine né si sa se si tratti della stessa banda o di uomini che comunque seguano una mappa precisa di furti programmati.
I commercianti dei corsi hanno paura. E questo nonostante siano tutti più o meno abbonati agli istituti di vigilanza. I tempi dei furti non consentono alle guardie giurate di arrivare prima che i ladri abbiano arraffato una parte degli oggetti esposti. Sarebbe necessario un sistema di sorveglianza delle forze dell’ordine più mirato, teso anche a chiudere le vie di fuga dal centro nel momento in cui scattano gli allarmi.
E intanto è trascorsa un’altra notte, si spera senza che nessun negoziante sia stato svegliato dalla polizia.