Una città in ginocchio

Una città in ginocchio per il nubifragio che l’ha sfiancata per una mattinata intera. L’episodio più grave, l’esondazione del Canale Patri, nonostante i lavori di messa in sicurezza. Isolate le abitazioni che si trovano sotto il quartiere Bozzano, allagato il parcheggio di via Spalato, drammatiche le scene che per alcune ore hanno fatto temere il peggio.
Alcuni voli diretti all’aeroporto Papola Casale di Brindisi sono stati dirottati al Karol Wojtyla di Bari. Inoltre, si è registrato traffico in tilt ovunque, con una città paralizzata e le auto in panne in via Provinciale San Vito, via Torpisana, alla Minnuta, al quartiere Sant’Elia e al rione Casale, in quest’ultima zona si sono registrati, anche, disagi dovuti ad allagamenti in abitazioni e scantinati. Problemi alla circolazione anche all’incrocio della morte e sulla statale 7 nei pressi dello svincolo del centro commerciale Le Colonne.
I vigili del fuoco hanno lavorato per ore così come gli agenti di polizia municipale che hanno provveduto a far defluire il traffico. Ma soprattutto gli uomini della Protezione civile.
In via Tor Pisana a Brindisi diverse auto sono rimaste in panne a causa del livello dell’acqua che ha superato i 50 centimetri. Anche il sottopassaggio che da via Tor Pisana porta alla stazione ferroviaria è stato completamente sommerso dall’acqua. A Mesagne le strade sono state bloccate: via Brindisi e il centro sono impercorribili.
Stessi disagi a Torchiarolo e San Pancrazio, dove il traffico è andato in tilt per via delle piogge torrenziali che dalla scorsa notte si abbattono su tutto il Salento. La protezione civile avverte che la situazione rientrerà solo fra 36 ore circa.
Il sindaco Mimmo Consales ha effettuato personalmente una serie di sopralluoghi per verificare la situazione complessiva e disporre gli eventuali interventi. “Purtroppo i problemi di Brindisi relativi allo smaltimento acque piovane – dichiara Consales – sono ben noti a tutti e si ripetono ormai da decenni. Invertire la rotta è un compito arduo. Ci stiamo lavorando, ma è davvero complicato”.