Evasione fiscale con il gasolio, al vertice della banda il gestore di un impianto di bunkeraggio

Sono il gestore di un impianto di bunkeraggio, Luigi Velletri, 56 anni, di Fasano (Brindisi), e otto comandanti di pescherecci le persone nei confronti delle quali è in corso di esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari richiesta dal pm di Brindisi Daniela Chimienti e disposta dal gip Paola Liaci. Secondo l’accusa essi avrebbero fatto parte di un’associazione a delinquere dedita all’evasione delle imposte sui prodotti petroliferi ed all’emissione di fatture false.

I reati contestati a vario titolo sarebbero stati commessi tra il 2011 e il 2014, mediante un articolato meccanismo di frode hanno sottratto all’accertamento ed al pagamento delle accise 3 milioni di litri di gasolio agevolato piazzato poi sul mercato nero. Nel complesso sarebbero state evase accise per 1 milione e 800mila euro, Iva per euro 800mila euro ed emesse fatture per operazioni inesistenti per oltre 2 milioni di euro.A quanto accettato sarebbero stati simulati bunkeraggi nei porti di Brindisi, Savelletri, Monopoli di gasolio agevolato a bordo di motopescherecci, a fronte dei quali i proprietari ecomandanti compiacenti ricevevano indebiti compensi: il 10 percento di sconto sulle forniture e la possibilità di detrarre delle spese dalla dichiarazione dei redditi. In tutto sono 197 le forniture ritenute del tutto inesistenti, circa il 30% di quelle eseguite in tutto il periodo e documentate dai militari del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Bari.

Oltre alle misure cautelari è stato anche eseguito un sequestro per equivalente, a carico del gestore dell’impianto, ritenuto il capo e promotore della organizzazione, di 7 immobili, 5 automezzi e numerosi conti correnti bancari e postali per un ammontare complessivo di un milione e mezzo di euro.