Gli incidenti stradali aumentano in Puglia, ma quelli mortali diminuiscono a Brindisi

Nel 2016 si sono verificati in Puglia 9.854 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 254 persone e il ferimento di altre 16.624. Rispetto al 2015, aumentano sia gli incidenti (+3,5%) che i feriti (+6,3%) con incrementi percentuali molto maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente, +0,7%e +0,9%); aumenta anche in misura notevole il numero delle vittime della strada (+9,5%), in controtendenza con il dato medio nazionale (-4,2%).
I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidenti stradali con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili. Nella regione Puglia, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 36,8%, meno della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2016 si registrano variazioni, rispettivamente del -13,0% e -20,2%. Sempre fra 2010 e 2016 l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato da 2,3 a 2,6 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale è rimasto inalterato (1,9) (Cartogrammi in allegato).
In Puglia, nel 2016, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, è superiore alla media nazionale (50,4% contro 46,1) con la differenza più ampia fatta registrare dai giovani tra i 15e i 24 anni (Puglia21,3%, Italia 12,7%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è inferiore nel 2016 a quello nazionale (33,0% contro 49,3%). Negli ultimi sei anni (2010- 2016) l’incidenza di vittime conducenti di velocipedi e dei pedoni è cresciuta in Puglia (da 12,3% a 14,9%) meno che nell’intero Paese (da 21,5% a 25,8%).
 I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla società a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2016, il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in circa 17,4 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale – 286,8 euro pro capite – e circa 1,2 miliardi di euro – 292,9 euro pro capite – in Puglia; la regione incide per il 6,9% sul totale nazionale.
Tra il 2015 e il 2016 aumentano sia l’indice di lesività, da circa 164 feriti ogni 100 incidenti a poco meno di 169 feriti, che l’indice di mortalità da 2,4 a 2,6 decessi ogni 100 incidenti; La pericolosità rimane alta lungo la SS16, nei comuni a nord di Foggia e lungo tutta la fascia costiera, la SS96, la 100, la SS172 dei Trulli e sulle strade salentine (Figura 2). L’indice di mortalità diminuisce nelle province di Brindisi, Lecce e Barletta-Andria-Trani, ma aumenta in quelle di Bari e Taranto.Nel 2016 il maggior numero di incidenti (6.910, il 70,1% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 70 morti (27,6% del totale) e 11.027 feriti (66,3%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano dell’1,1% in ambito urbano del 33,8% sulle autostrade e dell’8,8% sulle strade extraurbane. Gli incidenti più gravi, invece avvengono sulle strade extraurbane (6,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (4,4). Oltre un terzo dei sinistri stradali (37,5%) avviene lungo un rettilineo, con una frequenza maggiore sulle strade extraurbane (50,1%) rispetto a quelle urbane (32,1%).
In ambito urbano gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 41,8% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (19,5%) e in corrispondenza di una rotatoria (3,5%). Lungo le strade extraurbane il 20,7% degli incidenti si verifica in curva, il 13,7% in corrispondenza di un incrocio.
Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 4.464 incidenti (il 45,3% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subìto lesioni 7.571 persone (45,5%) e 120 sono decedute (47,2%, Figura 5). Il 77,0% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 5 e le 6 (9,9 morti ogni 100 incidenti) e tra le 3 e le 4 (9,6), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,6) (Figure 6 e 7).
L’indice di mortalità del totale degli incidenti notturni è pari a 5,1 decessi ogni 100 incidenti. Il valore massimo della mortalità è stato raggiunto nelle notti del venerdì (15,7) lungo i tratti di strada extraurbani. Il venerdì e il sabato notte si concentra il 39,4% degli incidenti notturni, il 53,7% delle vittime e il 39,9% dei feriti. In Puglia il 51,9% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani (Poli e Poli intercomunali) , considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli urbani, si arriva all’81,2% del totale. Nei comuni delle Aree interne, caratterizzate da distanze superiori ai 20 minuti di percorrenza dai Poli urbani, gli incidenti rappresentano il 18,8% del totale regionale. Nel totale dei Centri il numero delle vittime è aumentato del 14,4% rispetto al 2015. Questo risultato è la sintesi di una contrazione dei decessi nei comuni Polo (-9,1%) e di un aumento nei comuni del Polo intercomunale (+30,0%) e della Cintura (+37,0%). Nelle Aree Interne aumentano sia gli incidenti (+6,6%), sia i feriti (+7,5%), mentre si riducono leggermente le vittime (-1,4%)