La morte di Cannone, re degli autodemolitori

Solo due mesi di brutta malattia, scoperta nei giorni della Santa Pasqua, e nella notte tra sabato 24 e domenica 25 giugno Tonino Cannone, 65 anni il prossimo 9 luglio, noto demolitore a Brindisi, ha lasciato la sua amata e numerosa famiglia, che era tutta lì, al completo, nell’ospedale di Parma dove ha cercato di sconfiggere il male.

Solo due mesi di brutta malattia, scoperta nei giorni della Santa Pasqua, e nella notte tra sabato 24 e domenica 25 giugno Tonino Cannone, 65 anni il prossimo 9 luglio, noto demolitore a Brindisi, ha lasciato la sua amata e numerosa famiglia, che era tutta lì, al completo, nell’ospedale di Parma dove ha cercato di sconfiggere il male. C’erano la moglie Cosmery Cacciatore, i figli Monica, Maddalena e Tony, e i sette nipoti, le tre Cosmery (figlie rispettivamente di Monica, Maddalena e Tony), Rosa, Sara, Giuseppe e Martina.

“Siamo una famiglia molto unita, viviamo tutti insieme sulla strada per San Vito dei Normanni, dove per ciascuno di noi nostro padre ha costruito una villetta. Solo con l’amore della famiglia si può sopravvivere ad un’esperienza così terribile, come il cancro”, è molto provata e stanca Monica, la figlia maggiore, mentre è in auto di ritorno da Parma. “Siamo andati fuori per fare la chemio e la radiochirurgia che non era possibile da noi, ma sapevamo già che era solo per allungargli la vita, non ci hanno mai dato speranze di guarigione, ma neppure detto che sarebbe andato via così presto”, prosegue Monica Cannone. “Per fortuna ci sono stati accanto, in ogni momento, dei medici meravigliosi”. Sabato mattina Tonino Cannone ha avuto una crisi respiratoria, la moglie Cosmery, che non lo ha mai lasciato solo, ha avvisato il resto della famiglia. Tutti sono corsi in direzione della città emiliana, e sono riusciti a salutare il loro amato papà, nonno e suocero.

“Ha iniziato a lavorare quando aveva dieci anni. A quei tempi, quando c’era un’attività in famiglia, e ben avviata come era quella del nonno, non si pensava a continuare gli studi. Papà era un gran lavoratore, ha portato avanti l’azienda del suo papà Rocco, per il resto amava trascorrere il suo tempo con noi. Ma ha anche fatto del bene a tanta gente, un uomo buono, disponibile e soprattutto umile”. Domani, martedì 27 giugno, alle ore 17, tutti coloro che lo hanno amato possono dare l’ultimo saluto a Tonino Cannone nella parrocchia San Nicola del rione Paradiso.



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