Supermarket della droga riservati ai minorenni: ecco i luoghi dello spaccio

di Lucia Pezzuto per IL7 Magazine

Sant’Elia, Perrino, Paradiso, Casale ma anche Commenda e centro storico, per non parlare dei parchi urbani e dello stadio comunale, il mercato della droga qui è aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Basta conoscere la persona giusta e problemi, se vuoi comprare una dose, non ce ne sono. La città di Brindisi negli ultimi mesi è entrata nella top ten per gli sbarchi di tonnellate di droga tra hashish e marijuana, ma il vero business è il mercato locale, quello alimentato dai ragazzini, minorenni tra i 14 e i 17 anni, che spacciano e consumano droga per strada, a scuola, alcuni anche tra le mura di casa propria. E’ un circolo vizioso nel quale sono intrappolati un gran numero di ragazzini, dove non esiste una distinzione di classe o estrazione sociale. Annoiati, viziati, dipendenti dallo “sballo” di uno spinello o di una pasticca. Un fenomeno in spaventosa crescita che si confonde nelle pieghe di una società spesso sorda che non si accorge del disagio dei suoi ragazzi eppure basta fare un giro tra i luoghi frequentati dai giovanissimi e osservare cosa accade. Si incontrano per strada dopo una telefonata o più semplicemente un whatsapp, il pusher incassa i soldi ancor prima di cedere la droga. Una volta messo in tasca il denaro indica loro dove andare a prendere la dose, spesso nascosta in un muretto o nelle cabine di vecchi contatori in disuso.
E’ la tecnica questa di chi non vuol farsi trovare con le mani nel sacco se la polizia ti ferma e ti perquisisce. “Di fatto possiamo fare poco- racconta il dirigente della Squadra mobile di Brindisi, il vice questore aggiunto Antonio Sfameni- sappiamo bene quale siano le loro attività ma per fermarli ci vogliono le prove. La tecnica di non portare con se la droga e nasconderla altrove è ben collaudata e quando poi la troviamo non resta che sequestrarla e basta”. Oggi l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella città di Brindisi segue un disegno preciso tanto quanto sono precisi i luoghi dove trovare i pusher che la vendono. La città è divisa per aree di spaccio che i ragazzi conoscono molto bene: si parte dal rione Casale dove la sera i ragazzi si riuniscono intorno al Monumento al Marinaio, scarsamente illuminato e sommerso dalla vegetazione è l’ideale per nascondere la droga. Perquisire e battere palmo a palmo tra alberi e cespugli diventa un’impresa anche per le forze dell’ordine. Punto d’incontro per lo scambio di sostanze stupefacenti è anche il parcheggio accanto allo stadio comunale Fanuzzi dove sino a qualche tempo fa l’accesso era inibito dai cancelli chiusi con il catenaccio. Ora al mattino basta farsi un giro per capire che tipo di attività ci sia stata la sera prima, per terra si trova di tutto, anche un pacchetto sospetto con dell’erba , non meglio identificata, all’interno. Qui la sera è completamente buio, un tempo lo chiamavano “il campo nero” luogo di ritrovo delle coppiette in cerca di privacy, punto d’incontro anche per gli spacciatori e i loro clienti. Non lontano, percorrendo qualche centinaia di metri si arriva al quartiere Paradiso, qui la droga si spaccia nella “corazzata” , una vecchia costruzione tra la chiesa di San Nicola e il mercato coperto. La sera è terra di nessuno così come accade al quartiere Sant’Elia, in via Benvenuto Cellini, qui la droga la si vende a casa. L’età media degli spacciatori non supera i 20 anni, spesso la famiglia è al corrente dell’attività del figlio ma ovviamente nessuno parla.
I pochi spiccioli racimolati con lo spaccio servono anche a pagare le bollette. Piazza del Salento al quartiere Commenda e i parchi Di Giulio e Cesare Braico, punto di ritrovo per tanti ragazzi ma anche per tante famiglie offrono le condizioni ideali per “imboscare” le dosi. Soprattutto i parchi dove vi sono numerose zone d’ombra dove i bambini non si avvicinano facilmente. Nel parco Cesare Braico tra i vecchi ruderi di quello che una volta il centro vaccini della Asl e in fondo a Parco Di Giulio, sotto l’arco del ponte che conduce al quartiere Bozzano, qui al mattino si nascondono solo gli studenti che hanno marinato le lezioni a scuola. Il fine settimana, poi, il centro storico con la sua movida è la piazza più appetibile per chi cede droga e non vuol farsi notare. Le stradette intorno al Nuovo teatro Verdi, o quelle intorno alla Chiesa del Cristo sono le più gettonate. Basta farsi un giro per imbattersi in cricche di giovani che vendono e consumano droghe di ogni tipo.
“Si è abbassata la soglia dei consumatori di droga, è aumentato il numero dei minori -dice Sfameni- questo di pari passo con la diminuzione dei prezzi. Hashish e marijuana costano pochissimo e sono facilmente reperibili”. Sono facilmente reperibili perché la droga i ragazzini non solo la possono acquistare nei luoghi che abitualmente frequentano ma soprattutto perché a venderla sono i loro stessi compagni. La droga ora si trova anche davanti alla scuola, poco prima del suono della campanella ci si compra una dose con la stessa facilità con la quale ci si compra la merenda. Durante lo scorso anno la polizia ha più volte eseguito controlli a tappeto in molti istituti della città , spesso sollecitati dagli stessi dirigenti scolastici, come nel caso dell’istituto superiore Alberghiero Sandro Pertini, che tra l’altro sorge proprio all’interno del parco Cesare Braico.
Oggi contrariamente a dati ufficiali in possesso delle forze dell’ordine, c’è un altro fenomeno piuttosto preoccupate: il ritorno dell’eroina. I sequestri si limitano a dosi di pochi grammi ma la sezione narcotici che monitora la situazione ha rilevato un elevato uso di questa droga che negli anni ’70 e ’80 era molto diffusa. L’eroina costa circa 30/ 40 euro al grammo, più accessibile rispetto alla cocaina il cui costo oscilla, seconda della purezza, tra gli 80 e 90 euro al grammo. L’assunzione è più lenta ma i ragazzi oggi l’aspirano o la fumano, non è più necessario iniettarla tramite siringa, inoltre, non lascia tracce. Non lasciano tracce neppure le droghe sintetiche, anche queste molto diffuse tra i giovanissimi.
Sciolte in acqua, sono inodore e incolore. Ecstasy, Mdma, Amnesia, sono sostanze basate sullo stesso principio attivo , l’MD, che speso vengono sbriciolate e combinate con antidolorifici, Xanax e codeina. Ma l’ultima novità sul mercato si chiama Som, si trova a prezzi stracciati, 10 e 20 euro. Provoca euforia e rilassatezza ma senza che i battiti cardiaci s’impennino come quando si assumono cocaina e anfetamine. Aiuta a socializzare ma genera anche vuoti di memoria motivo per il quale è stata definita anche come “droga dello stupro”. Il Som si scioglie nei drink, ha un sapore dolciastro, difficilmente identificabile. Lo spaccio delle droghe sintetiche avviene soprattutto nei locali notturni, durante le feste degli studenti anche e soprattutto nelle feste dei diciotto anni. “Monitoriamo i ragazzi e purtroppo i luoghi in cui girano maggiormente queste sostanze sintetiche- dice il capo della Mobile- sono proprio le feste con centinaia di studenti, tutti giovanissimi”. Una nota al margine, un dato che arriva direttamente dalla sezione narcotici della questura di Brindisi, parimenti alla diffusione tra i giovani delle droghe sintetiche è aumentato il consumo del Viagra. Le droghe sintetizzate, tra i tanti effetti collaterali, quale la distruzione delle cellule celebrali, inducono anche all’impotenza.