La gratitudine: la migliore medicina contro l’invidia

di Maria Rita Greco per IL7 Magazine

Il periodo dei doni natalizi, che va a concludersi con l’Epifania, ci costringe all’esercizio della gratitudine. Sommersi da regali, auguri, bilanci di fine anno sulla nostra vita, siamo costretti a prendere contatto con quel sentimento di affetto e ringraziamento verso chi ci ha fatto del bene, ma l’esercizio non è facile per tutti.
Viene, infatti, più facile alle persone che hanno fatto quelle esperienze positive, sul piano affettivo, che alimentano la speranza di trovare in qualche luogo amore e aiuto.
Se invece prevalgono le esperienze cattive su quelle buone, allora per ognuno di noi sarà più facile sintonizzarsi sul sentimento dell’invidia, che ci rende ostili e rancorosi verso chi possiede ciò che desideriamo e non possediamo.
E’ quindi comprensibile come, in tempo di crisi, quando la percezione della mancanza prevale su quella dell’abbondanza, della ricchezza, e dell’eccedenza, aumenti, nell’animo umano, il sentimento della rabbia, la tendenza agli attacchi distruttivi e all’aggressività.
La promessa dell’era consumistica era quella di poter avere tutto e ha pervaso il nostro pensiero facendoci dimenticare il sano e realistico principio che non tutto è dovuto.
Senza toni da predica, ma con l’atteggiamento di chi intende perseguire e far perseguire la serenità, ricordiamo a noi stessi e agli altri che, ogni tanto, può far bene al cuore guardare a ciò che si ha piuttosto che a ciò che manca.
Proviamo ad esercitare la gratitudine perché la riconoscenza per quanto ricevuto ci predispone anche a contraccambiare,