Positivo bilancio delle iniziative estive del Fondo Ambiente Italiano a Brindisi

Si chiude una estate ricca di impegni e soddisfazioni per la Delegazione di Brindisi del Fondo Ambiente Italiano.
Dal mese di giugno fino a settembre, l’impegno in favore della conoscenza del territorio è stato costante e vario nelle sue espressioni. Le visite dell’8 e dell’11 giugno al quartiere ebraico e alla cripta di San Barsanofio ad Oria, in
collaborazione con gli studenti del liceo classico “V. Lilla” di Francavilla Fontana, si sono dimostrate un successo tale da essere state replicate il 7 agosto e saranno nuovamente proposte per il prossimo mese di ottobre. Il 15
giugno i volontari della Delegazione provinciale del FAI hanno accompagnato una rappresentanza del PPE, Partito Popolare Europeo, attivo nell’ambito del Comitato delle Regioni, organismo dell’Unione Europea, in visita a Brindisi in occasione del meeting sul tema delle infrastrutture e dei trasporti.
E poi a seguire, la partecipazione alla prima esibizione di polo tenuta in Italia meridionale, organizzata da Spezyale Atelier di Fasano, presso il Centro Ippico “Zizzi” di Fasano, e le passeggiate culturali alla scoperta del
centro storico di Mesagne, il 25 giugno e il 2 luglio, con il fondamentale supporto degli studenti del liceo Epifanio Ferdinando” di Mesagne, eventi inseriti nel cartellone dell’Estate Mesagnese promossa dall’amministrazione comunale.
Inoltre, i volontari del Fondo Ambiente Italiano, aiutati dagli studenti del liceo classico “L. da Vinci” di Fasano, hanno accolto e accompagnato ogni sabato di luglio e agosto, al “Minareto”, la villa neo-moresca alla Selva di
Fasano, le centinaia di spettatori degli eventi musicali inseriti nel cartellone del “Selva in Festival”, una ricca rassegna culturale organizzata dall’amministrazione comunale di Fasano con il Teatro Pubblico Pugliese.
Dal 5 agosto al 10 settembre, con grande entusiasmo i volontari hanno collaborato alla mostra d’arte del giovane artista brindisino, Giuseppe Ciracì, dal titolo “Quel che resta è il ciano”, presso la torre aragonese dell’oasi naturale di Torre Guaceto, in territorio di Carovigno.