Una brindisina all’Onu per parlare di Africa e delle battaglie di “One Italia”

Dal 22 al 28 settembre prossimi la brindisina Vanda Elisa Gatti rappresenterà One Italia al palazzo di vetro dell’Onu a New York, dove il 25 mattina ci sarà anche papa Francesco.
E’ da mesi che la determinata dottoressa Gatti lavora su questo progetto. Lei, uno dei medici senza frontiere, impegnata dal punto di vista lavorativo a Milano, ha utilizzato il mezzo di massima diffusione al momento, facebook, per sponsorizzare la campagna “La povertà è sessista”.
Alla fine dello scorso anno infatti era stata scelta come  Youth Ambassador in Italia per One, organizzazione internazionale sostenuta da oltre 6 milioni di membri,  co-fondata da Bono Vox (U2) che ha l’obiettivo di porre fine alla povertà estrema attraverso campagne di lobby, sensibilizzazione ed advocacy (http://www.one.org/international/youthambassadors/meet-our-youth-ambassadors-in-italy/).
In vista della conferenza che avrà luogo a settembre all’Onu per riscrivere gli Obiettivi di sostenibilità del Millennio e a novembre della conferenza sul clima a Parigi, gli attivisti italiani di One hanno pensato di lanciare la campagna “La povertà è sessista”, per far comprendere l’importanza di dare maggior valore alla donne soprattutto nei paesi in via di sviluppo, e quindi investire nell’empowerment femminile (Link rapporto La povertà è sessista: https://s3.amazonaws.com/one.org/pdfs/poverty_is_sexist_report_it.pdf, link per poter firmare la petizione: 
http://www.one.org/international/take-action/poverty-is-sexist/?source=othervandagatti).
Vanda Gatti si è distinta tra 250 giovani attivisti arrivati dai Paesi del G7, di cui 30 italiani, che sono stati selezionati tra centinaia di candidati europei come «Youth Ambassador» di One, l’organizzazione che realizza campagne di sensibilizzazione e svolge attività di pressione per porre fine alla povertà estrema e alle malattie prevenibili, in particolare in Africa. Gli attivisti italiani arrivano da Milano, Roma, Napoli, Treviso, Caserta ed altre città. Hanno un’età che oscilla tra i 20 ed i 30 anni e hanno un sogno comune: mettere le bambine e le donne al centro dello sviluppo e garantire gli aiuti allo sviluppo ai più poveri del mondo.
Vanda Gatti non è nella pelle per questa sua presenza a New York: ne parlerà il 4 settembre prossimo all’Apulia Land Art Festival che si terrà a Ostuni. E il 7 settembre ci sarà un pezzo di Vanda all’Expo.
Quindi il clou di questo “delirio e carico di cose”, come lo definisce lei stessa: la mattina del 25 settembre, a New York, ci sarà papa Francesco per parlare all’Assemblea Generale. Così il segretario generale dell’Onu Ban-ki-moon ha commentato l’evento: “La visita del Pontefice ispirerà la comunità internazionale a raddoppiare gli sforzi in difesa della dignità umana, e per garantire una maggiore giustizia sociale, tolleranza e comprensione tra tutti i popoli del mondo”.
Vanda Gatti è una donna da prendere sicuramente come esempio, la testimonianza che convinzione, determinazione, ostinazione vincono su tutto. Sin da bambina è stata educata secondo dei principi, a un certo punto un episodio personale l’ha convinta maggiormente che quella era la strada da perseguire, e, nonostante le dure prove e preoccupanti vicissitudini familiari che purtroppo sta vivendo di recente, Vanda non si ferma, anzi. Sembra che da queste tristi difficoltà tragga energia e ancor più linfa per continuare il percorso intrapreso.
Già la stampa nazionale ha parlato più volte di lei, siamo sicuri che farà grandi cose, a livello internazionale, proprio come lei desidera più di ogni altra cosa.
Daniela Napoletano