Invimit, finanziati sei nuovi istituti di ricerca del Cnr. Ferrarese: “Un Fondo Puglia da 300 milioni di euro”

Invimit Sgr, ha creato il fondo i3-Università dedicato appunto alle strutture formative grazie al quale nei prossimi mesi nasceranno a Bari 6 nuovi istituti di ricerca del Cnr, a seguito della riqualificazione di parte dell’ex manifattura Tabacchi.
Il fondo è stato presentato questa mattina proprio negli edifici che saranno riqualificati, durante la conferenza “Bari, un futuro di Ricerca” organizzata da InvImIt Sgr, Cnr e Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’. Il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi è intervenuto per illustrare il percorso di valorizzazione accanto ad Elisabetta Spitz e Massimo Ferrarese, rispettivamente Amministratore delegato e Presidente InvImIt Sgr Spa, al sindaco di Bari, Antonio Decaro, al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al Presidente del Cnr, Luigi Nicolais, al Rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio e al Direttore Generale di Inail, Giuseppe Lucibello. La struttura fra 24 mesi ospiterà 6 Istituti con 650 ricercatori; lo Student Center invece, che non è mai stato ancora aperto, è destinato a residenza per studenti e foresteria collegata al vicino Ospedale.
Il Fondo i3 Università è un fondo immobiliare di tipo chiuso, che investe comprando direttamente gli immobili che poi affitta con un ammontare target di 500 milioni di euro ed una durata massima di 30 anni. Obiettivo principale è quello di creare valore sugli immobili apportati attraverso l’ottimizzazione della redditività e la valorizzazione o la riconversione degli immobili meno appetibili, attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. In questo scenario di rinnovamento il presidente Invimit Massimo Ferrarese ha annunciato la creazione di un “Fondo Puglia” da 300 milioni di euro per l’acquisizione di immobili dalle province e dai comuni.