Brindisi, il Polo delle Varietà: maxi coalizione contro il M5S

di Lucia Portolano per IL7 Magazine

I 5Stelle a Brindisi raggiungono il 51 per cento e diventano gli avversari più temibili anche per le vicine amministrative. Il centrodestra prova così ad allargare e trova terreno fertile tra i partiti e movimenti del cosiddetto polo dei moderati. Forza Italia, secondo partito in città dopo il risultato del 4 marzo, è pronto al dialogo e molti tra i moderati non chiedevano altro.
Il 13 marzo scorso durante una riunione il partito di Berlusconi ha sancito l’apertura a tutte le forze alternative al centrosinistra e ai 5Stelle. Un centrodestra allargato che rimescola le carte e rimette in gioco i vecchi schemi e le alleanze di un anno e mezzo fa. Si cambia tutto e anche i vecchi nemici diventano amici.
Tradotto significa che il partito di D’Attis e Vitali è pronto ad un’alleanza con Brindisi in Alto di Nando Marino, Impegno Sociale, Noi per l’Italia di Italo Guadalupi, Alternativa popolare di Rino Pierri, l’Udc di Raffaele Iaia e i Coerenti per Brindisi di Lino Luperti, quest’ultimo da qualche mese ormai vicinissimo al neo onorevole. Non si esclude una sua candidatura proprio nella lista azzurra, così come quella di tanti altri che negli ultimi giorni starebbero confluendo in casa Berlusconi. Da tempo ormai si parla di un ritorno in azzurro anche di Marcello Rollo, non è un segreto la ripresa dei rapporti personali con il coordinatore regionale Luigi Vitali.
Forza Italia già da qualche mese aveva iniziato un cammino proprio con i centristi dell’ex consigliere regionale e con il Partito repubblicano al quale si erano aggiunti anche i movimenti e i partiti di Destra compreso Fratelli D’Italia.
Dalla Destra però, in particolar modo dal leader della Lega Matteo Salvini, c’era stata una fuga in avanti con la candidatura a sindaco dell’avvocato Massimo Ciullo. Il percorso ad oggi ha subito un freno, e l’arrivo dei moderati non sembra andare giù alla Destra. La presenza di uno esclude l’altro. Inoltre sono noti nella politica cittadina i dissapori tra D’Attis e Ciullo, che potrebbero concretizzarsi nella rottura definitiva di un’alleanza.
Sono in tanti ormai a dare per scontato un accordo tra centrodestra e moderati, lo vuole da tempo Luperti, Marino avrebbe già parlato con D’Attis, Pierri e Iaia non hanno mai chiuso e i Guadalupi dialogano con Vitali.
“Apriamo a tutti quelli alternativi al centrosinistra e ai 5stelle – afferma Luigi Vitali, coordinatore regionale, da poco eletto anche senatore – Siamo disponibili al confronto e quindi ad intraprendere un percorso con i moderati nella condivisione di un programma e nella sintesi di un candidato sindaco”.
Vitali però non vuole diktat. “Io non ho preclusioni nei confronti di nessuno. Ma così come non intendiamo dare ultimatum così non vogliamo subirli – aggiunge – Con la Destra c’era una mezza trattativa in corso che si è interrotta qualche mese fa per una fuga in avanti. Siamo disposti al dialogo, ma se gli amici della Destra dicono o Ciullo o morte. Allora non se ne fa niente. E vale anche per le altre forze politiche”.
Una cosa è certa se dovesse esserci una grande coalizione di centrodestra, moderati inclusi, il coordinatore regionale azzurro esclude le primarie. “Non ci sono i tempi – conclude Vitali – dopo Pasqua siamo già in campagna elettorale. A breve ci incontreremo per capire se può esserci un’alleanza e un programma da condividere, dopo di che ciascuno proporrà il proprio candidato. Con il risultato delle politiche la situazione è piuttosto chiara anche a Brindisi, non c’è altro tempo da perdere”.
Si cerca quindi un nome spendibile che possa affrontare l’ondata 5Stelle e isolare il candidato del centrosinistra Riccardo Rossi. I nomi che circolavano sino a questo momento tra i gruppi politici, come quello del giovane Pietro Guadalupi, Lino Luperti e Nando Marino, potrebbero cedere il passo ad un esterno. Ancora una volta si guarda fuori alla politica nel mondo imprenditoriale e tra liberi professionisti.
Con il risultato dei grillini è evidente la richiesta di cambiamento esposta dall’elettorato. Qualcuno questo tra i moderati e il centrodestra lo ha capito bene decidendo di fare un passo indietro, altri invece hanno difficoltà a digerirlo.
Tra quelli che lo hanno capito c’è Giovanni Antonino che sino a questo momento era stato segretario provinciale del partito repubblicano, risorto in Italia proprio nella città di Brindisi. L’ex sindaco fa un passo indietro e si autosospende dall’incarico. Ha inviato una lunga lettera al suo amico politico e segretario nazionale del partito Corrado De Rinaldis Saponaro in cui spiega che lascia per questioni di opportunità, per quel passato tra arresti e condanne che peserebbe troppo sulla nuova avventura politica. “ Sarebbe in netta contraddizione con questa ansia di rinnovamento fatta propria dal PRI- scrive Antonino – che a rappresentare il Partito nelle fasi cruciali volte alla definizione delle eventuali alleanze, alla scelta del candidato sindaco e alla individuazione dei suoi collaboratori di Giunta partecipasse chi, di quel passato, è stato protagonista, nel bene e nel male”.
La presenza dell’ex sindaco inoltre poco si concilierebbe con la proposta del Pri della sottoscrizione di un codice etico da proporre a tutte le forze politiche. Un codice con il quale partiti e movimenti si impegnano a non candidare persone con condanne penali, soprattutto per reati contro la Pubblica Amministrazione.
Antonino si mette così ad un angolo, ma continua a fare campagna elettorale nella periferia che in passato lo ha particolarmente sostenuto ed oggi candida suo figlio.