Cannalire: «Per il Pd partita aperta, le amministrative sono un’altra cosa»

di Lucia Portolano per il7 Magazine

Il centrosinistra fa i conti con i risultati elettorali. A Brindisi il Pd tra Camera e Senato non va oltre il 13 per cento, batosta per Liberi e uguali che non raggiunge neanche il 3 per cento. Queste percentuali pesano sulle prossime amministrative ma il centrosinistra è pronto a puntare sul suo candidato sindaco Riccardo Rossi, nonostante proprio da alcuni democratici arriva il fuoco amico di chi sostiene che sia stato un errore annunciare prima delle politiche la candidatura. Tesi sostenuta dall’ex consigliere Antonio Elefante, che però non trova sponda. Il partito si stringe a coorte e punta sul messaggio del cambiamento: è questo ciò che vuol rappresentate l’esponente di Brindisi Bene Comune adottato dal Partito democratico. Insomma secondo i democratici Rossi rappresenta la risposta al cambiamento tanto richiesta dall’elettorato brindisino che alle politiche ha votato per il 51 per cento movimento 5Stelle. Come se il Pd avesse anticipatamente la risposta a quella esigenza.
“Non possiamo mettere sullo stesso livello le elezioni politiche da quelle amministrative – commenta Francesco Cannalire, segretario cittadino del Pd- nelle politiche c’è un voto più libero. La sconfitta c’è ed è evidente. Abbiamo pagato anche a livello locale le divisione interne nazionali tra Pd e Leu, a questo si aggiunge che siamo stati forza di governo. Un mix che ha portato a fare abbassare il rendimento elettorale anche in città”.
Cannalire ringrazia le due donne brindisine che si sono “sacrificate” in questa difficile campagna elettorale Rosy Barretta e Rubina Ruggiero. “Il Pd a Brindisi non può che prendere esempio dal coraggio di queste donne – aggiunge – Se tutti facessimo come loro allora questo partito potrebbe davvero ripartire”.
Il risultato delle politiche in città una sconfitta anticipata per il Pd? “Assolutamente no – risponde il segretario cittadino – A livello amministrativo è tutta un’altra partita, a livello locale sono più riconoscibili i programmi e le persone che rappresentano queste idee. Noi lanciamo una proposta innovativa, trasparente fatta di persone competenti e per bene”.
Qualcuno mette in discussione la candidatura di Rossi? “Mai messa in discussione – continua Cannalire – alla luce di questi risultati elettorali sono convinto più che mai che la scelta di Rossi sia la migliore che il Pd potesse fare”.
Insomma per il centrosinistra la partita è ancora tutta da giocare. Non si scoraggia il candidato sindaco che approfitta del risultato dei 5Stelle per ricordare che le istanze di cambiamento sono state portate in città già dieci anni fa da Brindisi Bene Comune, il suo movimento. Molti ricorderanno che una rappresentanza dei grillini brindisini proviene dal movimento No al carbone, lo stesso del quale faceva parte Rossi e gli esponenti di Bbc. Insomma gli elettori potrebbero identificarsi in valori comuni ai due movimenti.
“Il 4 marzo denota una grande domanda di cambiamento – spiega Riccardo Rossi – magari non era scontato in questa misura, ma la richiesta era chiara. Con questo voto si è chiesto un rinnovamento della classe dirigente in Italia come a Brindisi, si è chiesto un ritorno ai temi sociali, ambientali e alla ricostruzione di un nuovo modello di sviluppo. Queste sono le stesse domande che abbiamo posto noi in questi 10 anni a Brindisi. Non siamo assolutamente estranei a questo percorso, anzi penso che la partita non sia assolutamente chiusa”.
Rossi dice di aver posto queste necessità ed esigenze ancor prima che arrivassero i 5Stelle in città. “Anche il Pd e Liberi e Uguali scegliendo me hanno mostrato di voler intraprendere questo cammino –aggiunge il candidato – A Brindisi siamo riconoscibili, noi di Bbc abbiamo una sede, siamo aperti al confronto, da anni incontriamo la cittadinanza. La nostra coalizione pur nelle differenze nazionali ha rivendicato un’autonomia locale e ha costruito un percorso per Brindisi. Gli altri invece sono tutti fermi: il centrodestra alle prese con le battaglie interne, e i 5 stelle
che anche questa volta non hanno trovato la quadra. Il futuro di Brindisi per loro sarà deciso da uno staff esterno”.
Nei prossimi giorni il centrosinistra si riunirà per affrontare il tema dell’allargamento della coalizione. Resta in stand by l’alleanza con il movimento che fa a capo all’ex onorevole Tony Matarrelli e al consigliere regionale Mauro Vizzino.
Ma Rossi su questo argomento è chiaro: “Siamo aperti al dialogo – conclude – ma ad una condizione che vale per tutti gli interlocutori: non possono trovare spazio coloro che hanno avuto pesanti responsabilità politiche nelle precedenti amministrazioni”. A breve il candidato del centrosinistra partirà con una campagna ascolto con le parti sociali, i semplici cittadini e gli ordini professionali e tornerà al confronto in piazza.
Intanto gli avversari più temuti i 5Stelle sono ancora in alto mare. Il movimento ha riaperto i termini per presentare le liste da sottoporre all’attenzione dello staff. È stato fissato per il 20 marzo prossimo il termine ultimo per inviare i nuovi moduli per la richiesta di certificazione della lista La comunicazione è apparsa sul sito ufficiale del movimento. I candidati che lo hanno già fatto il 31 gennaio scorso ( termine fissato in precedenza) dovranno ripresentare i loro moduli, i nuovi invece dovranno inviarli per la prima volta.
Per Brindisi erano state mandate due liste: quella che proponeva la candidatura a sindaco dell’avvocato Fabio Leoci e quella a sostegno della candidatura dell’avvocato Gianluca Serra. Ma per conoscere il candidato sindaco certificato dallo staff bisognerà ancora attendere. Intanto qualcuno in città fa il nome del preside Salvatore Giuliano, lo stesso che Di Maio ha proposto come ministro all’Istruzione nel caso di un governo a 5Stelle.