Ritorno all’opera al Teatro Verdi. È di scena «Madama Butterfly»

«Madama Butterfly» è la più orientale e struggente delle opere di Giacomo Puccini, capolavoro tra i più amati e rappresentati della storia del melodramma. Al Teatro Verdi di Brindisi torna in scena domenica 7 maggio (ore 18) con una produzione diretta dal bolognese Francesco Esposito, uno tra i più esperti registi d’opera. 

Nell’ottica di favorire la partecipazione dei più giovani e avvicinarli al mondo del teatro d’opera, anche per questo spettacolo è riservato agli studenti delle scuole secondarie e alle associazioni culturali, di danza e musicali, il prezzo speciale di 10 euro. La promozione è estesa a docenti e dirigenti scolastici: un modo per aprire il teatro, con tutte le sue forme d’arte, alla fruizione del pubblico di ogni età e interesse. Le adesioni, riportate in un elenco, devono essere comunicate entro il giorno precedente lo spettacolo alla biglietteria del teatro, aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 20. Info 0831 562 554.

«Madama Butterfly» segna il secondo appuntamento di «Opera in Puglia», la stagione lirica promossa dalla Regione Puglia con il Teatro Pubblico Pugliese e diretta da Giandomenico Vaccari. Direttore d’orchestra il salentino Eliseo Castrignanò. Scene e costumi sono di flavio Arbetti. Sul palcoscenico del Teatro Verdi si ripresenta la vicenda tragica di Cio-Cio-San, l’eroina del dramma pucciniano che da giovane fanciulla si trasforma presto in donna matura. 

La prima, andata in scena in una turbolenta serata al Teatro alla Scala nel febbraio 1904, è segnata dalla famosa ondata di «grugniti, boati, muggiti, risa, barriti, sghignazzate». Puccini, però, non si perde d’animo né perde la sua fede nell’opera: «Sono tranquillo – scriverà – nella mia coscienza d’artista. Possono dire ciò che vogliono ma non riusciranno a seppellirmi né ad ammazzare la mia “Butterfly”, la quale risorgerà viva e sana più di prima. E giuro a Dio e agli angeli suoi che è l’opera mia più sentita e più sinceramente scritta. Dio è poi giusto». Perfino Giovanni Pascoli incita il musicista a non arrendersi esprimendo in versi la sua solidarietà: «Caro nostro e grande Maestro, la farfallina volerà: ha le ali sparse di polvere, con qualche goccia qua e là, gocce di sangue, gocce di pianto». In effetti, nella nuova scansione in tre atti, l’opera trionfa tre mesi dopo al Teatro Grande di Brescia, al punto che Puccini è costretto a presentarsi dieci volte sul palcoscenico per raccogliere l’ovazione del pubblico.

Il compositore lucchese mette in contrapposizione due mondi: quello romantico, fedele e un po’ ingenuo di Cio-Cio-San, con quello cinico e ammaliante di Pinkerton. La giovane geisha è sedotta dal fascino del sogno americano tanto da rinnegare la famiglia, la cultura e la religione. Sposando l’occidentale e dando alla luce il figlio, Butterfly perde la sua identità. Quando, dopo tre anni di assenza, Pinkerton torna a reclamare con la moglie americana la proprietà del figlio, Butterfly realizza l’illusione nella quale ha vissuto fino a quel momento. Nel dolore, la giovane geisha si toglie le vita, recuperando la sua perduta identità e, con essa, la dignità.

Interpreti della messinscena brindisina Daniela Schillaci (Cio-Cio-San), Antonella Colaianni (Suzuki), Maria Rita Chiarelli (Kate Pinkerton), Lorenzo Decaro (Pinkerton), Devid Cecconi (Sharpless), Massimiliano Chiarolla (Goro), Federico Buttazzo (Principe Yamadori), Emanuele Cordaro (Zio Bonzo), Giorgio Schipa (Commissario imperiale) e Carlo Provenzano (Ufficiale del registro).

Si comincia alle ore 18.00

Durata dello spettacolo: 
Biglietteria online http://bit.ly/2o6AhtU Tel. (0831) 229230 – 562554