La chitarra del giovane Epifani emoziona. E presto un cd

Dopo il concerto a Lecce nella Chiesa greca “San Nicola di Mira”, il cd. Per Andrea Epifani, diciannovenne chitarrista di San Vito dei Normanni, è arrivato il momento della consacrazione. E’ in cantiere, infatti, il primo disco del giovane musicista, che nel suo palmares vanta anche il primo premio del 12th European Grand Prize of Music “Mendelssohn Cup”, e che quest’anno ha trionfato con il primo Premio Assoluto (ricevendo anche un borsa di studio) al concorso musicale internazionale “Città di Crispiano”: «Grazie all’appoggio e alla fiducia del maestro Oronzo Persano, ho in cantiere un cd monografico su sue musiche – spiega Epifani– . E’ ancora in fase di allestimento e preparazione, ma posso assicurare che rappresenta un bel progetto, sul quale lavorerò tutta l’estate con l’aiuto del compositore leccese».
Una passione nata un po’ per caso che lo ha portato ad esibirsi in giro per la Puglia: «Ho iniziato a suonare all’età di dodici anni. Dopo solo due anni sostenni l’esame di ammissione alla classe di chitarra classica di Oronzo Persano presso il conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, entrandovi dopo altrettanti anni. Inizialmente, fra musica e studio, è stato difficile reggere i ritmi e per questo devo ringraziare il maestro per avermi sempre stimolato. Oggi per me la musica è vita, passione, amore e forza – ammette Epifani – . Ma in linea generale mi colpisce attraverso i suoi due sentimenti principali: gioia e dolore. Riuscireste ad immaginare una vita senza musica? Dal canto degli uccelli al fruscio delle foglie: anche questo è musica. Diversi musicisti cercano in tutti i modi di dare una chiara e limpida “definizione” di musica. Non credo esista un modo per definirla, se non quello di ascoltare ciò che essa ci comunica: se si è attenti e concentrati, la musica può toccare le corde dell’anima ed evocare sentimenti forti, intensi e vigorosi».
Ricca di appuntamenti l’agenda di Epifani: «Il prossimo mese dovrei suonare nel locale “Entroterra” di Ceglie Messapica. Ultimamente, su iniziativa dell’Arcidiocesi, mi è stato proposto di suonare nuovamente a Lecce a settembre, in occasione di un dialogo interreligioso. Sono due eventi in fase di definizione. Al momento, però, sono concentrato sull’esame di chitarra di compimento medio (ottavo corso del vecchio ordinamento, ndr) e per conseguire le licenze di Armonia e Storia della musica occidentale».
Commosso, infine, ringrazia il proprio maestro, ma non solo: «Persano mi ha trasformato sia dal punto di vista musicale, sia da quello morale. E’ riuscito ad accrescere le mie conoscenze, la mia passione per la musica. Devo dirgli grazie anche per la fiducia, per avermi affidato due brani eseguiti per la prima volta nel mondo. Ringrazio anche Dio, per avermi regalato questo bellissimo dono, e soprattutto i miei genitori che mi hanno sostenuto moralmente ed economicamente in questi studi».
Dennis Magrì