Il dramma dell’usura portato in scena da “Fabbrica di Stelle”

Dopo i successi conseguiti con “Grappolo sotto il Torchio” e “Una Varsavia Ostile per i Dressner”, che affrontavano il tema drammatico della deportazione e della persecuzione degli ebrei, e con “In nome della Madre” di Erri De Luca, la Scuola di Recitazione “Fabbrica di Stelle”, diretta da Jenny Ribezzo ed Elena Funaro, si cimenta con un altro lavoro teatrale particolarmente significativo e difficile: “Cravattari”, la celebre e pluripremiata opera scritta da Fortunato Calvino nel 1994. Il drammaturgo e sceneggiatore napoletano fu con questa pièce, tuttora attualissima, uno dei primi, se non il primo, a portare in scena il dramma dell’usura. La storia, ambientata a Napoli, vede, da un lato, l’azione senza scrupoli e devastante degli strozzini, i malavitosi chiamati eufemisticamente “cravattari”, che colpisce non solo gli uomini ma anche le donne e i bambini, e, dall’altro, il dramma dei vinti, delle vittime di questa piaga, che, spinti dalla disperazione, sprofondano in un abisso psicologico e materiale nel quale sentono di aver perso definitivamente ogni forma di dignità.
La piaga sociale dell’usura, com’è noto, è più che mai presente nella nostra Puglia e, nello specifico, nella nostra provincia, anche se, purtroppo, molti casi, per ragioni facilmente intuibili, continuano a restare “sommersi”, e dunque impuniti. La solitudine, l’isolamento, la difficoltà di convidere e la paura di denunciare da parte delle vittime agevolano questa indegna pratica criminosa e rendono oltremodo difficile l’azione di prevenzione e repressione.
Particolarmente interessante e meritoria appare perciò la proposta di ”Fabbrica di Stelle”. Un’opera teatrale, peraltro così prestigiosa, che affronta questo delicato argomento costituisce senza dubbio un’ottima occasione per fermarsi a riflettere su uno dei mali più subdoli che attanagliano la nostra società ed è pertanto auspicabile la presenza di un pubblico numeroso, sia nello spettacolo serale, fissato per le ore 20,30 del 15 febbraio, sia nel matinee riservato alle scolaresche, sempre dello stesso giorno, al teatro “Impero”.
Giustamente si fa un gran parlare di educazione alla legalità, di lotta alla mafia, della necessità di un impegno di tutti nella ricerca di possibili soluzioni, ma spesso ci si scontra contro un muro di indifferenza, se non addirittura di omertà, che lascia senza parole e scoraggia, ma al quale è necessario opporsi. E al fine di promuovere e favorire una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione può certamente costituire prezioso strumento anche una rappresentazione teatrale come quella scritta da Fortunato Calvino e nell’occasione coraggiosamente portata in scena da “Fabbrica di Stelle”.
Interpreti della pièce sono Jenny Ribezzo, Elisabetta Leone, Luciano Zammillo, Imma Quinterno e Sara Distante. La regia è di J. Ribezzo, assistente alla regia E. Funaro, tecnici di scena G. Epifani, M. Ungaro e L. Piliego, fonico F. Rescio.
Come detto, le scolaresche della città sono state invitate al matinee che andrà in scena il 15 febbraio al teatro “Impero”, mentre lo spettacolo serale è fissato per le 20.30. Il costo del biglietto è di 6 €. Prevendita presso la sede di “Fabbrica di Stelle”, in piazza Crispi 42 (Dopolavoro Ferroviario).