La Oles omaggia il genio di Nino Rota e la sua musica per film

Un concerto da non perdere. Di quelli che fanno viaggiare con la memoria nei fotogrammi dei film più belli della nostra storia. La OLES, Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento, sarà protagonista del concerto «Nino Rota: musica per il cinema», in programma domenica 15 ottobre, alle ore 18, nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. L’ingresso è gratuito con apertura delle porte alle ore 17.30.

Indimenticabili musiche da film, scritte da Nino Rota, che hanno accompagnato alcune delle più belle pellicole di Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Luchino Visconti e Francis Ford Coppola, saranno eseguite da OLES, con gli arrangiamenti e la strumentazione per orchestra sinfonica di Fabrizio Francia: «I vitelloni – Suite sinfonica», «La dolce vita – Fantasia e canzone», «Il padrino – Suite dalla trilogia», «Il gattopardo – Valzer Verdi» e «Valzer del commiato», «Amarcord – Fantasia», «Romeo e Giulietta – Preludio, danza e canzone d’amore», «Le notti di Cabiria – Preludio, canzone e fox-trot». Sul podio, a dirigere l’orchestra sinfonica, Eliseo Castrignanò.

Il concerto rientra nell’ambito della Stagione d’Autunno di OLES, con la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e il coordinamento artistico di Maurilio Manca, nell’ambito dell’intervento di «Valorizzazione della cultura e della creatività territoriale – anno 2017» della Regione Puglia affidato al Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle attività realizzate a valere sul Patto per la Puglia – Fsc 2014-2020, destinato allo sviluppo dell’attività concertistica delle orchestre pugliesi.

«Per me Nino è la musica» disse un giorno Federico Fellini. Affermazione solenne quella di uno dei massimi maestri del cinema del secolo scorso, che alle note di Rota affidò le sequenze più celebri dei suoi capolavori. Il concerto di domenica esplora il tocco inimitabile del compositore milanese, cui bastano poche note per introdurre lo spettatore nel mondo magico e onirico di «Amarcord». Ma Rota è la musica di tanto altro cinema; oltre ai film del maestro di Rimini, le sue partiture sono servite a dare l’ultimo tocco alle più celebri sequenze di tanti celebri film, come «Il Padrino» di Francis Ford Coppola (Premio Oscar per la musica nel 1974). «Se certi critici hanno la puzza sotto il naso – affermò Nino Rota – quando mi appiccicano addosso l’etichetta di “cinematografaro”, questo non mi imbarazza. Musica per film o altra musica, vi metto sempre lo stesso impegno. È diverso soltanto il territorio tecnico in cui mi muovo». Per Rota la musica per il cinema non era diversa dalla musica per il teatro o per il pianoforte, né aveva minore dignità, e lo spiegò a chiare lettere: «Penso che Verdi non facesse differenza tra musica buona o cattiva, ma musica che funzionava e musica che non funzionava». All’interno della produzione musicale rotiana è possibile, infatti, distinguere generi musicali diversi, in quanto il musicista, come più volte ebbe modo di dichiarare, contaminò le sue partiture con materiale che aveva già usato (soprattutto nelle composizioni per film) o avevano usato altri compositori.

A dirigere il concerto sarà la bacchetta di Eliseo Castrignanò. Noto per le sue numerose collaborazioni e per la versatilità del repertorio, Castrignanò, leccese, ha studiato pianoforte, clavicembalo e organo tra Lecce, Monopoli, Parma e Milano. Dopo anni di esperienza come pianista collaboratore e maestro del coro in diversi teatri del mondo, ha studiato direzione d’orchestra con maestri di fama internazionale a Milano, Firenze, Copenaghen ed ora si dedica costantemente alla direzione, occupandosi indistintamente sia del repertorio operistico che sinfonico e collaborando con orchestre e solisti di fama internazionale quali, Roberto Cappello, Benedetto Lupo, Beatrice Rana, Paata Burchuladze, Raùl Giménez, Gregory Kunde, Bruno Praticò, Désirée Rancatore, Lorenzo Regazzo, Katia Ricciarelli, Dimitra Theodossiou.