Il Brindisi ormai in caduta libera: sconfitta in casa con il Pomigliano

BRINDISI 0 POMIGLIANO 1

BRINDISI: Pizzolato, Lorito (dal 38° Ivone), Raho, De Vivo, Ciano, Mannone, Molinari, Pollidori, Varsi (dal 64° Danucci), Ancora, Loiodice (dal 53° Lorusso). In panchina: Cattafesta, Dinielli, Pellegrino, Mastrogiacomo, Denisi, Esposito. Allenatore: Ezio Castellucci.

POMIGLIANO: Caliendo, Parentato, Visciano, Rea, Festa, Panico, Pontillo, Gatta, Minicone (dal 69° Somma), Pastore (dal 78° Di Finizio), Marasco (dal 74° Longobardi). In panchina: Del Rossi, Esposito, Dapolito, Schettino,Cozzolino, Romano. All. Sorianiello.

Arbitro: Fagnani di Termoli, assistito da Nocella e Sciammarella di Paola.

Marcatore: al 73° Marasco

Il Brindisi è ormai in caduta libera: tre sconfitte, di cui due in casa, nelle ultime quattro partite e l’indice puntato su una crisi societaria – sicuramente grave e che con molte probabilità non avrà alcuno sbocco positivo – che non giustifica, in ogni caso, prestazioni della squadra così squallide come quelle a cui stiamo assistendo da un mese a questa parte. Inutile puntare il dito su questo o quel giocatore, sulla dormita difensiva in occasione del gol subito o sulla poca reattività in fase offensiva e sui tanti cartellini gialli e rossi che vengono domenicalmente sventagliati in faccia ai calciatori con la V sul petto, la verità è una sola: il Brindisi è scoppiato e non ce la fa più né con la testa né con le gambe nè sembra avere troppa voglia di reagire a questa situazione.

Ai play off il Brindisi ci sta arrivando egualmente ma solamente per forza di inerzia e perchè la Cavese, sesta in classifica, ha subito ad inizio campionato una forte penalizzazione in classifica, ma, sinceramente, se le cose stanno così e se la crisi societaria si acuirà ancor di più nel tempo, si rischia solamente una brutta figura e di andare a prendere pallonate in faccia dall’avversario di turno. Per la prima mezzora della partita è il Brindisi a menar le danze e a dare l’impressione di voler vincere la partita anche se di chiare occasioni da gol se ne contano pochissime, anzi è il Pomigliano, dopo circa dieci minuti ad avere una grossa opportunità di passare in vantaggio con Minicone.

Al 20° ci prova Molinari ma l’estremo difensore campano non si lascia sorprendere mentre al 23° è Loiodice a provarci, senza troppa fortuna. Al 35° è ancora il Pomigliano vicinissimo al gol con Pastore, ma Pizzolato riesce in qualche maniera a sventare. Si va al riposo a reti bianche e, ad inizio ripresa, Castelluci prova ad osare qualcosa di più inserendo l’attaccante Lorusso al posto di Loiodice ed il neo entrato manda anche la palla in fondo al sacco intervenendo su una corta respinta del portiere ospite ma la sua posziione di fuorigioco, subitorilevata dall’assistente di linea, vanifica tutto Castellucci mette fuori un inconcludente Varsi e prova,senza alcuna fortuna la carta Danucci, ma è il Pomigliano a passare sfruttando una incomprensione fra Pollidori e Ciano che lascia Somma libero di mettre al palla al centro dove la difesa brindisina attua la sua tattica preferita delle utlime settimane, quella delle belle statuine, è un gioco da ragazzi per Marasco beffare un incerto Pizzolato.

Pochi minuti dopo Pollidori, già ammonito per un inutile fallo a centro campo, perde i lumi della ragione e si fa espellere per aver colpito a gioco fermo un avversario sotto gli occhi del guardalinee che avvisa tempestivamente il direttore di gara: partita e campionato finiti in anticipo per il capitano biancazzurro che lascia in inferiorità numerica i propri compagni. Il Brindisi non riesce a creare grossi pericoli ed è anzi il Pomigliano a legittimare il successo con una tentativo di panico su cui Pizzolato riesce ad intervenire efficacemente. 

Al triplice fischio è palese la delusione più sui volti dei tifosi che si sentono doppiamente traditi e dalla società e dai giocatori, che su quelli spenti dei calciatori in campo e dei pochi dirigenti della società presenti al Fanuzzi Deprimenti, come lo è stata la partita, le dichiarazioni di mister Castellucci in sala stampa: “Una situazione imbarazzante, non mi sto giustificando, ma l’ambiente non è affatto sereno. Non abbiamo più quella determinazione che avevamo sino a qualche partita fa, una gara negativa sotto tutti i punti di vista. Purtroppo mi sento tradito dalla Società e non dai miei giocatori, ripeto se stiamo assistendo a queste situazioni qualcuno dovrà prendersi le sue responsabilità. Questa volata finale non mi preoccupa, siamo in affanno, la squadra è dispiaciuta ma purtroppo qualcosa manca. Cercheremo di trovare lo spirito giusto per affrontare al meglio i play-off, ci arriveremo a fatica ma ci arriveremo”.

Alessandro Caiulo