L’addio del dottor Palaia: “Oggi finisco i miei 45 anni in panchina”

“Oggi finiscono i miei 45 anni di medico panchinaro.”
Il dottor Giuseppe Palaia saluta così l’Enel Basket e saluta sopratutto il campo di erba o di legno che sia. Uno dei personaggi storici dello sport pugliese dice addio alla panchina e all’attività da “medico da campo” come lui stesso ama definire la sua funzione.
È stato un addio molto sincero e carico di emozione, dove il medico sociale della New Basket ha ricordato i suoi momenti più intensi e particolari e dove ha ringraziato tutti coloro che in questa esperienza nel basket sono stati al suo fianco.
“Dopo 45 anni di lavoro in panchina – dichiara Palaia – finisco la mia esperienza in questa veste. Continuerò a restare nello sport e vicino all’Enel Basket. Adesso mi metterò a disposizione dei miei figli e del loro centro di terapia.”
Chiaramente i ringraziamenti del dottor Palaia, una vita spesa nel calcio ed una breve ma intensa nel basket proseguono ” Voglio ringraziare calorosamente tutti i membri della società e dello staff. Ma il mio saluto va in particolare due persone, Rino Longo e Salvatore Caiulo.”
Palaia inoltre traccia un bilancio della sua ultima stagione in panchina: ” Per quanto riguarda l’annata sportiva abbiamo avuto solo degli infortuni traumatici. Reynolds, Banks e Gagic. Il resto è sempre andato per il verso giusto. Auguro all’Enel basket il meglio, resterò vicino a loro anche se non sarò più in panchina.”
Infine, prima dei saluti, c’è stato un significativo paragone tra i suoi due amori sportivi, il calcio e la pallacanestro.
“Nel basket si vive meglio. Non ci sono barriere, non c’è razzismo, non ci sono tutti i problemi che ci sono nel calcio. Questo è un ambiente disincantato. Il General Manager ad esempio qui è uno di noi, uno del gruppo. Nel calcio vengono troppo spesso enfatizzati i ruoli, in troppi si mettono su di un piedistallo che a volte non gli compete.”
Fabrizio Campagnoli