Marzia ed Edoardo, la rivincita immediata del basket brindisino

di Luca Di Napoli per IL7 Magazine

Dopo le polemiche e i provvedimenti disciplinari successivi alla partita tra Martina Franca e Aurora Brindisi il nostro basket aveva bisogno subito di voltar pagina. E la risposta arriva da due grandi (e giovanissimi) protagonisti dell’ultimo week-end cestistico: Marzia Tagliamento, con la sua Famila Schio, si è aggiudicata la Coppa Italia di serie A ed Edoardo Fontana che a meno di un secondo dalla fine si è procurato un fallo e ha realizzato due tiri liberi che hanno permesso a Piombino (squadra militante nel campionato di serie B) di imporsi sulla capolista Omegna per 76-75.
Marzia Tagliamento, classe ’96, cresce nella Futura Brindisi dove con circa 14 punti di media a partita si fa conoscere nel panorama cestistico nazionale. Nella stagione 2014/15 si trasferisce a Battipaglia dove, nella sua prima esperienza in serie A, con 12 punti di media, esplode definitivamente per poi passare nella squadra femminile più popolare italiana, Familia Schio, dove vanta dopo solo una stagione e mezzo due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Marzia ha indossato la maglia della Nazionale under 16, under 18 e under 20, vincendo con quest’ultima un argento nei campionati europei 2016. La Tagliamento vanta la prima presenza in Nazionale maggiore a soli 19 anni nell’amichevole contro gli Stati Uniti d’America nell’ottobre del 2015.
Edoardo Fontana, cresciuto nel settore giovanile dell’Aurora Brindisi, ricopre il ruolo di play-guardia a Piombino in serie B, dopo le esperienze in giro per l’Italia a Casalpusterlengo, Torino e Pistoia dove è sempre stato protagonista in ogni partita. Nell’ultima giornata ha affrontato Omegna, società in cui milita l’ex Enel Brindisi della stagione 2011/12 Alex Simoncelli; la sua Piombino era sotto di un punto a quattro decimi al termine della gara, uscito dal time-out è sua la responsabilità del tiro decisivo. L’avversario tenta di stopparlo, ma l’arbitro fischia fallo al suono della sirena, Fontana fa 2/2 dalla lunetta e Piombino batte la capolista Omegna.
“E’ stata una delle partite più belle e allo stesso tempo più assurde della mia carriera” – ammette Fontana – “Omegna aveva perso solo due partite in tutto il campionato, inoltre siamo stati tutta la partita sotto, dopo la rimonta a nove secondi al termine avevano loro in mano la palla della vittoria, infatti ci hanno spiazzato con una tripla. Il cronometro però contava ancora 0,4 secondi, la partita era persa ma il coach non si arrende e chiama time-out. Designa che dovevo provare io il tiro della vita, probabilmente sarebbe stato un tiro impossibile, il mio avversario incredibilmente mi fa fallo e non ci credevo neppure io. Arrivato in lunetta il mio primo pensiero è stato per lo meno quello di pareggiare la partita; realizzato il primo, in una partita da 8/8 a cronometro fermo e da 25 punti, il secondo è entrato da solo. Poi non ho capito più nulla, compagni e tifosi impazziti che mi saltavano sopra, sono tornato lucido solo ieri”. Dichiara soddisfatto il play-guardia brindisino: “Non mi è mai capitata una cosa del genere e sarà difficile che riaccadrà; sarà l’ennesimo ricordo di questo sport che mi regala da anni emozioni di questo tipo”.
Il basket brindisino in Italia grazie anche a questi ragazzi non verrà ricordato fortunatamente solo per il triste episodio avvenuto nelle finali under 18.