Sequestro del Noe, la precisazione di Bri.Ecologica

Con riferimento alla notizia di stampa apparsa su alcune testate e relativa ad un provvedimento di sequestro preventivo attivato dal nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Lecce in danno della società Bri.Ecologica S.r.l., la società ritiene necessaria una doverosa e puntuale precisazione finalizzata ad evitare che da notizie non precise possa derivare grave ed ingiustificato pregiudizio alla attività imprenditoriale regolarmente svolta da Bri.Ecologica S.r.l. la quale si relazione con numerosi ed importanti terzi contraenti che usufruiscono dei suoi servizi.

E’ effettivamente intervenuto il nucleo dei Carabinieri, il quale ha redatto verbale di accertamento e prescrizioni fondato ex art. 318 bis e segg. D. Lvo 152/2006 disponendo il sequestro preventivo di urgenza, ma deve precisarsi che lo stesso è stato eseguito solo per una ipotesi di reato e non già per un reato accertato e consumato e, peraltro, ha interessato solo una minima parte dell’area di stoccaggio utilizzata e gestita dalla società.

Ciò ovviamente non ha compromesso, minimamente, l’efficienza operativa della Bri.Ecologica S.r.l., la quale continua ad operare a pieno regime per garantire il servizio prestato sia in favore della pubblica amministrazione di Brindisi (operazioni de selezione recupero e smaltimento dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata) sia in favore di numerosi altri terzi operatori commerciali della realtà economica Brindisina.

L’impianto, pertanto, pienamente operativo non ha subito alcun pregiudizio dal provvedimento eseguito o eseguito il quale, peraltro, presenta sotto molteplici aspetti caratteri di infondatezza che saranno rilevati nelle opportune sedi giudiziarie.

Non corrisponde al vero che la Bri.Ecologica non avrebbe avuto le opportune autorizzazioni e quindi vi sarebbe stato a tutti gli effetti un deposito “ incontrollato” di quel genere di residui poiché al contrario le autorizzazioni di cui è munita la Bri.Ecologica S.r.l. sono state puntualmente accertate e verificate dai Carabinieri intervenuti, i quali proprio i ragione della sussistenza di dette autorizzazioni non hanno ritenuto di disporre la chiusura dell’impianto ma hanno solo predisposto il sequestro di una minima area su cui insistevano alcuni rifiuti non pericolosi depositati in loco in attesa del trattamento e dello stoccaggio.

La violazione, quindi, interessa, esclusivamente, le modalità di deposito e stoccaggio di alcune tipologie di rifiuti provenienti da raccolta differenziata, peraltro, tutti regolarmente ed ufficialmente presi in carico da Bri.Ecologica S.r.l. mediante la formale redazione e tenuta di formulari previsti dalle normative in vigore.

Ciò è tanto più vero in quanto si consideri che , allo stato degli atti, sono state imposte alla società solo delle prescrizioni inerenti il corretto stoccaggio e smaltimento dei rifiuti individuati sulle predette aree sottoposte a sequestro.

Bri .Ecologica fornisce queste precisazioni per chiarire la propria posizione anche perché la propria attività è sempre stata connotata dal rispetto delle disposizioni di legge previste in materia di gestione di rifiuti; condotta che le ha consentito di acquisire numerose commesse e di intrattenere sereni e proficui rapporti commerciali anche con numerose amministrazioni pubbliche, ivi compresa l’amministrazione Comunale di Brindisi.