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Fasano, 88enne in carcere per violenza sessuale sulla cognata disabile

A 88 anni è finito in carcere: è diventata definitiva la condanna a nove anni di reclusione per un anziano fasanese, giudicato responsabile di violenza sessuale ai danni della cognata disabile (in quanto affetta da oligofrenia, ovvero uno sviluppo mentale inferiore alla norma). Dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte della Corte di Cassazione, per l’uomo è scattato l’ordine di carcerazione eseguito dai Carabinieri della stazione di Monopoli, che lo hanno prelevato dalla sua abitazione e condotto nel carcere di Bari.
La vittima, convivente con l’88enne in quanto sorella di sua moglie, sarebbe stata abusata per anni.
Nel 2016 il pensionato venne arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fasano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dall’allora Giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Pierpaolo Montinaro.
A nulla è valso il tentativo della difesa di ottenere un annullamento della carcerazione in virtù dell’età avanzata dell’imputato: la Cassazione ha ribadito che l’età superiore agli ottant’anni non costituisce una necessaria dispensa dal carcere, giacché la detenzione di un anziano non può considerarsi “automaticamente inumana e degradante”.
Marina Poci