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Lecce, dimesso neonato positivo alla cocaina: disposto affido temporaneo ad alcuni parenti

Dopo circa un mese di degenza nella Neonatologia dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, il bambino che poche ore dopo la nascita era stato trovato positivo alla cocaina è stato dimesso e affidato temporaneamente, su disposizione del Tribunale per i Minorenni, ad alcuni parenti: le sue condizioni di salute, stando a quanto ritenuto dai sanitari, sono in miglioramento e al momento non destano preoccupazioni immediate, anche se andrà considerato l’impatto che l’esposizione prenatale alle sostanze stupefacenti potrebbe avere sullo sviluppo a lungo termine del neonato.
In attesa che sia valutata, nell’udienza fissata a febbraio, l’idoneità dei genitori a occuparsene e che siano accertate le circostanze che hanno determinato la presenza della droga nel sangue del neonato e le eventuali responsabilità, dunque, il bimbo non è ritornato a casa insieme al padre e alla madre.
La positività alla cocaina è emersa immediatamente dopo la nascita, quando i medici, allarmati perché il piccolo presentava tremori anomali, hanno deciso di effettuare il test tossicologico, che ha confermato la presenza della sostanza, probabilmente assorbita attraverso la placenta durante la gravidanza. La madre, invece, è risultata negativa: un dato spiegabile, secondo i sanitari, con la differente velocità di metabolizzazione della sostanza (in un adulto lo smaltimento è molto più rapido che in un neonato).
La donna si è difesa raccontando agli inquirenti di aver assunto, nei giorni precedenti al parto, un anestetico a base di procaina per un trattamento odontoiatrico: una versione che, al momento, non convince gli investigatori. Marina Poci