Brindisino dell’anno 2019, ecco le 12 nomination

Chi è stato il brindisino che meglio ha rappresentato questa provincia nel 2019? Ognuno ha una sua idea e può individuare colui o colei che meglio rappresenti un anno che comunque è stato tutt’altro che positivo per il capoluogo ma anche per molti comuni della provincia. Eppure per ripartire bisogna pensare positivo e cercare di individuare un modello, una storia, un personaggio. La redazione de IL7 Magazine ha scelto 12 brindisini che secondo noi hanno contribuito, ognuno a loro modo, a lasciare una traccia in questo 2018. Li abbiamo selezionati dagli ambienti più svariati per cercare di avere un quadro complessivo.
Vi tracciamo quindi un breve ritratto di ognuno di loro, cercando di condividere i motivi che ci hanno spinti a preferirli agli altri.
Nel primo numero del 2020 comunicheremo il nome di chi, tra questi 12 secondo noi è il brindisino, o la brindisina, dell’anno.
Lo scorso anno il titolo andò Giuseppe Donatiello, protagonista di una scoperta – è il caso di dirlo – planetaria: la scoperta di una galassia nana alla quale è stato attribuito il suo nome, la Donatiello I.

BOOMDABASH
Per la band nata a Mesagne è stato l’anno della definitiva consacrazione. Nel 2019 il gruppo ha partecipato al 69º Festival di Sanremo con il brano Per un milione, che si è aggiudicato quattro dischi di platino. Il brano, tra i più suonati dalle radio italiane nel 2019, è stato scelto da Radio Deejay per il tradizionale spot natalizio. Nello stesso anno hanno inciso Mambo Salentino, con Alessandra Amoroso, e Ti volevo dedicare, con Rocco Hunt e J-Ax. Considerata una delle migliori band reggae italiane, i Boomdabash sono in grado di mixare sapientemente in un tutt’uno davvero inedito e sorprendente elementi reggae, soul, drum and bass e hip hop, a testimonianza della grande versatilità della band nel muoversi in diversi range e stili musicali. All’interno dell’ultimo loro lavoro in studio non mancano inoltre i riferimenti a molte tematiche sociali care al gruppo. Da sempre Boomdabash trattano nei testi delle loro canzoni argomenti che nascono dall’attenta osservazione e analisi di alcune problematiche che affliggono la società odierna: dal bullismo, alla lotta dei diritti per l’amore tra persone dello stesso sesso sino allo schierarsi a favore di tutte quelle persone che socialmente e involontariamente risultano essere più deboli.

GIACOMO CARITO
E’ senza ombra di dubbio il più importante storico brindisino vivente. Carito è presidente, dal 2004, della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia. Del sodalizio, a livello centrale, è stato vicepresidente dal 2015 al 2018, unico e solo brindisino ad aver ricoperto questo ruolo negli oltre ottanta anni di storia dell’istituzione. E’ coordinatore scientifico della History Digital Library, la biblioteca di comunità della città di Brindisi. Nell’ambito dell’Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni ha la responsabilità della Cattedra Laurenziana, massimo organismo di studio della vita e delle opere di san Lorenzo da Brindisi, e del Centro Studi per la Storia dell’Archidiocesi. Ha fondato, il 1997, e diretto fino al 2014 il museo diocesano “Giovanni Tarantini”. Quale direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici, ha seguito i restauri, solo a considerare Brindisi e Tuturano, dei complessi di San Benedetto, Cristo dei Domenicani, Santa Maria del Casale, Basilica Cattedrale, San Sebastiano o delle Anime, San Michele o delle Scuole Pie, Cappuccini, Madonna del Giardino. I suoi studi hanno rinnovato completamente la percezione della storia della città; si tratta di oltre centocinquanta contributi pubblicati in un arco temporale compreso fra il 1972 e il 2019. Ma soprattutto è un grande divulgatore che, nonostante le enormi conoscenze, ha da sempre mantenuto un profilo basso e grande umiltà. Mettendo a disposizione il suo sapere senza avere nulla a pretendere.

DON PIETRO DE PUNZIO
Nato a Mesagne nel 1951, servizio militare assolto nei bersaglieri, nel 1981 è ordinato presbitero dall’arcivescovo Settimio Todisco e nel 1995 consegue il baccellierato in Teologia e la licenza in Diritto canonino alla Pontificia università urbaniana- Nel 1981 è vicario parrocchiale nella comunità S. Maria Assunta in Salice Salentino, nel 1983 parroco dell’Addolorata in Tuturano, nel 1987 parroco del Santuario Mater Domini in Mesagne e nel 22 settembre 2003 è parroco della SS. Annunziata in Brindisi. Nel 2008 Il vescovo Talucci lo nomina Amministratore Parrocchiale della SS. Annunziata in Mesagne e, dopo un anno lo incarica Cappellano dell’Ospedale San Camillo de Lellis in Mesagne. Il 2 luglio 2015 Mons. Domenico Caliandro gli affida la Parrocchia di Mater Domini a Mesagne. Ha scritto numerosi libri ma la sua opera migliore resta la creazione di Casa Zaccheo, una struttura che offre alloggio temporaneo e un pasto a persone senzatetto. La struttura, creata in una ex scuola materna, è stata realizzata con il contributo della Diocesi ma soprattutto con le offerte dei fedeli. Don Pietro è riuscito a coinvolgere, non solo emotivamente, l’Amministrazione comunuale, associazioni e imprenditori che donano materiali e beni di prima necessità. Nella casa sono ospitati ogni giorno ragazze madri, disoccupati, anziani, padri separati.

MARCO DI BELLO
Da qualche anno è il personaggio brindisino più importante del calcio italiano anche se non è né un calciatore, né un allenatore, ma un arbitro. Il 2019 per lui è stato senza dubbio uno degli anni più importanti della carriera. Divenuto “internazionale”, è stato selezionato dalla Fifa per prendere parte in qualità di Var al Mondiale under 17 in Brasile dove è stato designato anche per la Finale. Viene considerato ormai uno dei migliori arbitri del campionato italiano, ma questo non gli impedisce di rimanere profondamente legato a Brindisi dove continua a vivere e si allena, anche se nel totalmente inadeguato impianto di contrada Masseriola. Segue con grande attenzione la locale sede dell’Aia a promuove i nuovi corsi con l’obiettivo di creare una vera e propria scuola brindisina di arbitri di grande qualità. Si dedica al sociale con grande impegno: è testimonial di Brinail, l’associazione italiana che lotta contro le leucemie e spesso si reca all’ospedale Perrino per sostenere iniziative di natura benefica.

MARCO DINOTA
Diploma all’Industriale Majorana e operaio della Sanofi Avenis. Tutto il suo tempo libero lo dedica ai ragazzi down dell’Aipd di Brindisi. Con loro e per loro ha creato una squadra di calcio “I lupi” con tanto di divise e di sponsor. La sua pagina Facebook è dedicata ai piccoli eventi organizzati con la sua squadra che svolge regolari allenamenti e affronta le partite. E con i ragazzi down ha posato per una foto dolcissima: “Il mio Natale”.

VINCENZO FANIZZA
Francavillese, da trent’anni tecnico di pallavolo, ha guidato la Nazionale Under 19 maschile sul gradino più alto vincendo il titolo mondiale a Tunisi, sconfiggendo in finale la Russia. Qualche mese prima con la stessa squadra aveva vinto l’European Youth Olympic Festival. Fanizza ha iniziato a trasmettere la sua passione per la pallavolo nella palestra di via Villa Castelli, a Francavilla, sino alla panchina in A2 con il Castellana Grotte. Nel gennaio 2018 ha preso in mano gli azzurrini dell’Italvolley e da quel momento sono stati solo successi.

PALMA FEDELE
Martinese di nascita, brindisina d’adozione, Palma Fedele è stata premiata con il “Laudato medico” in ricordo di Umberto Veronesi per l’empatia creata con le pazienti. Fedele è medico oncologo della Breast Unit dell’ospedale Perrino di Brindisi dove lavora dal 2004. Da ragazza voleva fare l’avvocato ma poi ha superato i test d’accesso alla facoltà di medicina e la sua vita è cambiata. Le donne che nell’ultimo anno sono diventate pazienti della Breast Unit del Perrino hanno segnalato il nominativo dell’oncologa, sottolineando la “sensibilità, l’accoglienza, l’ascolto, la comunicazione e la vicinanza al paziente” in ogni momento del percorso per la cura del tumore al seno”.

GIULIANO GRANITI
Giuliano Graniti, giovane musicista di San Donaci, si è diplomato in Pianoforte presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida di Mariagrazia Lioy con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Ha studiato presso la Scuola di Musica di Fiesole con Andrea Lucchesini e con il Trio di Parma ed ha conseguito le Lauree di 2° livello in Pianoforte ed in Musica da Camera presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, entrambe con il massimo dei voti e la lode. E’ stato per 2 anni il pianista dell’Orchestra Giovanile Italiana ed ha collaborato con Riccardo Muti, Russel Davies, Renato Rivolta, Nicola Paszkowski. Suona da solista ed in formazioni cameristiche in Italia e all’estero, con esibizioni in importanti teatri e sale, tra cui Ehrbarsaal a Vienna, Lisztzentrum a Raiding, Teatro Comunale di Firenze, il Quirinale. Attualmente risiedete negli Stati Uniti, dove gli è stato offerto un dottorato di ricerca presso il College-Conservatory of Music della University of Cincinnati. Da anni appassionato insegnante, nel 2016 ha conseguito un Master in Piano Pedagogy presso il CSI di Lugano ed un Master in Operatore musicale per orchestre infantili e giovanili (basato su El Sistema venezuelano) presso l’Università di Firenze, con una tesi sull’insegnamento della musica nella wellness society svizzera.

ANTONELLA INGROSSO
E DANIELA ROMANO
Un vecchio camper sgangherato che non cammina ma che sogna di rimettersi in moto per portare al mare i bambini che non lo hanno mai visto: “Camper evviva” è il progetto coinvolgente e visionario di due ragazze brindisine che hanno deciso di regalare un sogno ai bambini che vivono situazioni di forte disagio. Sulla pagina Facebook di “Camper evviva” vengono venduti i graziosi gadget realizzati da Antonella e Daniela che organizzano anche uno stand in cui vendono i loro oggetti (l’ultimo è stato posizionato nei pressi dello Zoo Safari). Tutti i gadget riproducono il camper dei loro sogni che sembra ispirato allo storico pulmino T1 e T2, stile Woodstock, della Volkswagen. Per tutti gli acquirenti, oltre a un sorriso, viene regalata la possibilità di partecipare a un sogno.

EMILIO MOLA
Nato a Oria, breve esperienza politica come segretario cittadino del Pd, è giornalista professionista. Ma è sui social che ha conquistato la popolarità, iniziando con un endorsement nientemeno che di Enrico Mentana, poi con una lunga serie di post che sono diventati virali. Obiettivo principale dei suoi scritti Matteo Salvini e il suo modo di fare politica. Ogni suo post raccoglie decine di migliaia di like e condivisioni tanto da essere divenuto un caso nazionale. Già lo scorso febbraio, aveva scritto un post su Facebook in cui prevedeva la fine del governo giallo-verde e, nella crisi di governo futura, sottolineava il ruolo che avrebbe ricoperto il leader del Carroccio Matteo Salvini. Collabora con il quotidiano on line Alganews, con lo studio legale associato Wide Side e con la scuola di Filosofia “Tlon”. Nonostante i numeri da influencer mantiene il profilo basso e una grande umiltà.

VANESSA SCALERA
E’ indubbiamente la rivelazione dell’ultima stagione televisiva nazionale, protagonista della serie tv “Imma Tataranni”, andata in onda la domenica sera su Raiuno. Ma Vanessa, latianese doc, attrice teatrale e cinematografica, calca le scene da ormai quasi vent’anni. Sul grande schermo ha lavorato con Marco Bellocchio, Nanni Moretti e Michele Placido. In tv nelle fiction Squadra antimafia e Lea. Fin da piccola, Vanessa, ha sempre amato il mondo del cinema e ancora di più quello del teatro che vedeva come un posto in cui poteva esprimere tutto il suo io interiore. Da ragazzina, inoltre, Vanessa amava intrattenere amici e parenti con le sue imitazioni, ma non è tutto perché spesso recitava anche dei piccoli monologhi o si dilettava con delle poesie. Non nasconde il suo legame con Latiano e quando può torna nel suo paese, dalla sua famiglia, dai suoi amici. E’ legata sentimentalmente a Filippo Gili, attore e regista teatrale con cui ha lavorato più volte in passato.

VINCENZO TASCO
E’ il più talentuoso tra i fotoreporter della nuova generazione. Figlio d’arte, quest’anno è arrivato al nono posto nella current rank mondiale, insieme a tanti guru della fotografia mondiale, nel Ward Winning 43 Collection on Wedaward.com. WedAward Contest è un concorso internazionale per la fotografia di matrimonio. Ma Vincenzo è molto di più: decine di sue foto scattate durante i concerti dei principali artisti italiani e pubblicate sul suo affollatissimo profilo Instagram (oltre 21mila follower) sono state condivise dagli stessi big che evidentemente hanno apprezzato il suo modo di raccontarli. Brillanti anche le immagini sportive: straordinaria una sua foto del cestista Adrian Banks che bacia con trasporto la scritta “Brindisi” stampata sulla sua canotta.