In memoria di Franco Dell’Anna, imprenditore e uomo fuori dagli schemi

L’imprenditore brindisino Franco Dell’Anna si è spento domenica sera a 76 anni. In sua memoria

Non mi soffermerò a raccontare chi fosse Franco.
Mi toccherebbe dire che è stato un marito unico, nel senso letterale del termine, perché era tutt’uno, davvero tutt’uno, con Mina.
Mi toccherebbe dire che è stato un padre strepitoso e che spetterà a Giuseppe e Maurizio farlo continuare a vivere con le loro teste e sulle loro gambe, perché il loro papà era un imprenditore di grande talento e straordinaria umanità: “Franco era un capo buono, uno che trattava gli operai e le loro famiglie come se fossero la sua famiglia”, hanno scritto in tanti su Facebook. E toccherà a Giuseppe e Maurizio onorare quello stile, proseguendo sulla strada tracciata dal loro padre.
E non mi soffermerò neanche sul fatto che, più di tutto, Franco era un nonno fuori dagli schemi:
con i nipoti ha realizzato il suo capolavoro, a volte accomodante e affettuoso, spesso, anzi quasi sempre, il più scatenato tra i ragazzini, così incontenibile che Mina – rassegnata – doveva richiamarlo all’ordine, perché il marito era il più indisciplinato di tutti.
Vorrei invece soffermarmi su un aspetto di lui che era davvero unico: quando Franco piombava nel cuore di una cena, nel pieno di una festa, anche quando la serata era noiosa e priva d’allegria, lui riusciva a cambiarla come un tornado fragoroso, uno tsunami che spazzava via qualsiasi velo di tristezza. Non dava la possibilità a nessuno, mai, di essere triste, neanche per un attimo.
E poi, quando andava via, con la sua immancabile polo Lacoste e con Mina che sorrideva complice di quella vitalità turbolenta, Franco lasciava comunque un’onda lunga di allegria in chi rimaneva: aveva cambiato a tutti la serata. E questo restava anche quando non c’era più.
Ecco. Franco per tutti noi, e ognuno in modo diverso, ha rappresentato una incontenibile ondata di vitalità, allegria, voglia di vivere, ma anche di generosità e affetto, che si è abbattuta piombando nelle nostre vite e regalando a ognuno di noi momenti speciali che custodiremo gelosamente.
E ora che è andato via, come quando salutava dopo averci stravolto completamente una serata, ci lascia comunque – insieme alle lacrime amare del momento – quel sapore di felicità che ci ha trasmesso per una vita intera e che ci resterà per sempre dentro, anche adesso che non c’è più.
E ognuno di noi, quando sarà triste, potrà fissare una porta, immaginando che lui sia lì dietro, che possa piombare all’improvviso. E ritornare a farci sorridere e a cambiarci la vita, come sempre.
Gianmarco Di Napoli