L’allarme è terminato solo alle 10 e mezzo di sera, quando il vagone che perdeva butilene, un gas che a contatto con l’ossigeno può incendiarsi o esplodere, è stato scortato dai vigili del fuoco sino allo stabilimento Eni Versalis dove sono state effettuate le operazioni di travaso: si è conclusa così un’emergenza durata ben cinque ore e che ha di fatto paralizzato Brindisi, con l’evacuazione e la chiusura della stazione ferroviaria e quella del cavalcavia De Gasperi che collega la Commenda al Centro, provocando ritardi sensibili sulla rete ferroviaria.
Tutto è iniziato intorno alle 17.30 quando qualcuno ha avvertito odore di gas provenire da un convoglio merci con sette vagoni fermo da qualche ora su un binario della stazione ferroviaria, in corrispondenza di via Torpisana. Sono intervenuti prima di agenti della Polfer, poi i vigili del fuoco: la perdita di butilene è stata localizzata nel penultimo vagone del convoglio che si trovava quasi sotto il cavalcavia De Gasperi.
E’ scattato immediatamente il piano di evacuazione della stazione ferroviaria dove sono giunti, oltre ai vigili del fuoco, polizia, carabinieri e guardia di finanza. Impedito anche l’accesso al sottopasso che da via Torpisana conduce sino ai binari della stazione ferroviaria.
La polizia municipale ha bloccato il passaggio in entrambi i sensi, anche ai pedoni, sul ponte di viale Aldo Moro sotto il quale si è verificata l’emergenza. Il traffico ferroviario è stato ovviamente condizionato per ore e in alcuni casi sono stati organizzati servizi sostitutivi con autobus per il trasporto dei passeggeri.
Ingorghi stradali si sono creati sia nel centro cittadino che al rione Commenda.
Nel frattempo i vigili del fuoco erano al lavoro per mettere in sicurezza il vagone e contenere la perdita di butilene: sul posto il comandante Giulio Capuano con numerose squadre tra cui quella specializzata del team Nucleare-biologico-chimico-radiologico. La perdita è stata isolata intorno alle otto di sera: non era cospicua ma avrebbe potuto comunque provocare rischi seri trovandosi il treno fermo nel cuore del centro abitato.
I vagoni integri sono stati trasferiti nel petrolchimico dove poco dopo è giunto, con un locomotore dedicato, scortato dai vigili del fuoco, anche il vagone interessato dal guasto. Solo a quel punto la stazione ferroviaria e il cavalcavia sono stati riaperti.