(…) E’ piuttosto l’incapacità di amare che priva l’uomo delle sue possibilità. Questo mondo è vuoto solo per colui che non sa dirigere la sua libido sulle cose e sugli uomini, e conferir loro suo talento vita e bellezza. Ciò che dunque ci costringe a creare, traendolo da noi stessi, un surrogato, non è una carenza esterna di oggetti, ma la nostra incapacità di abbracciare con amore una cosa che stia al di fuori di noi. […]La resistenza contro l’amore genera l’incapacità all’amore, oppure tal incapacità può operare come resistenza.»
(C.G.Jung – Simboli della Trasformazione, Ed.Bollati Boringhieri, p.175)
La routine uccide la coppia, ingabbia l’amore, spegne la passione. Facile a dirsi, inevitabile è condividere, ma come combattere la realtà di una vita con ritmi sostenuti in cui ciascuno dedica all’altro il tempo della stanchezza? Ogni rapporto diventa così caratterizzato da tempi altrettanto veloci, frugali nella loro essenza in cui si reiterano parole, gesti, azioni.
In un contesto simile preservare il nostro “amore” e prendersene cura è importante, paradossalmente più che impegnarsi bisogna lasciarsi andare…
Ma perché la coppia non fa uso delle fantasie per riaccendere o accendere la passione?
Cos’è la fantasia?…… Secondo il vocabolario italiano è la “facoltà della mente di immaginare cose non percepite sensorialmente” ; quando la fantasia viene stimolata in maniera cosciente e volontaria prende il nome fantasia attiva, quando invece emerge in maniera indipendente dalla volontà, come espressione del mondo interno inconscio: questa viene definita fantasia passiva.
Quello che accade nella nostra mente modifica il nostro comportamento soprattutto quello sessuale, la coppia dovrebbe osare di più e non perdersi dentro una routine dando tutto per scontato ,“ l’acqua cheta fa crollare i ponti”, diceva il filosofo. Basterebbe che i partners aprissero il loro lo scrigno segreto e lasciassero il pudore da parte, si rivelassero a vicenda i pensieri intimi per accendere il fuoco della passione. Le fantasie dovrebbero contenere elementi e pensieri sempre più trasgressivi, in questo modo si crea uno scambio di energia. Quindi, le fantasie sessuali si basano sulla trasgressività e servono come stimolo erotico oppure prolungano nel tempo l’eccitazione. La fantasia quando viene usata al servizio del piacere sessuale non solo rientra nel campo della normalità ed ha una connotazione positiva , ma può essere utilizzata anche quando vi è la completa assenza di ogni appetito sessuale. L’uso delle fantasie erotiche può rivelare alla coppia la capacità di provare ancora desiderio. Secondo Freud la fantasie erotiche svolgerebbero esclusivamente una funzione compensatoria: quando la vita relazionale (e sessuale) di un individuo è limitata o insufficiente, le fantasie farebbero da tappabuchi.
La fantasie rientrano nell’ambito della normalità in quanto svolgono una funzione sana e di stimolo del piacere sessuale. Possiamo affermare che le fantasie sessuali possono intervenire in maniera “normale” sia per ricaricare un desiderio carente, sia per compensare l’assenza del desiderio. Le fantasie erotiche scatenano gli ormoni. Quando un’immagine erotica attraversa la nostra mente, nel cervello si liberano endorfina, dopamina, noradrenalina, serotonina, agenti neuro chimici che influenzano fortemente il nostro umore. In particolare, la dopamina è implicita nello sviluppo della motivazione, cioè quella spinta all’azione, mentre l’endorfina allevia lo stress e la tensione nervosa.
Quante coppie sono disposte ad “accendere” le loro serate, invece che adeguarsi nella routine?
E’ chiaro che le fantasie devono essere accettate e condivise.
Si pensi al film “Il matrimonio che vorrei”, dove la routine schiaccia non solo la passione ma anche l’affettività. Il forte senso del pudore mai superato dai protagonisti (coppia adulta e con un matrimonio apparentemente solido) li rende estranei; bisogna dedicarsi del tempo, conoscersi, scoprirsi.
Per custodire il rapporto bisogna creare un luogo dell’intimità dove è bandita la fretta, in modo tale che ogni gesto possa diventare l’ingresso di una intimità passionale attraverso l’uso del dialogo,che è un elemento fondamentale. Non si dà nulla per scontato, non si interpreta ciò che l’altro può pensare, occorre essere diretti in modo da instaurare un vero dialogo.
Quando si è rilassati ogni carezza ogni gesto è vissuto più intensamente. La coppia deve dedicare tempo al “Noi”, sì è coppia nel momento in cui non ci percepiamo più come “Io e Tu” ma come Noi, dove il “Noi” non è fusione con l’altro ma è essere in sintonia con l’altro nella condivisione.
Una chiave che può servire ad accendere la passione è la calma, mettere insieme qualcosa che amavate prima , pensare a quali erano i vostri progetti agli inizi del rapporto, quando l’attesa era già piacere. L’intimità non si dovrebbe vivere come un obbligo e creando un clima più sensuale e più intrigante si superano quelle paure che non ci permettono di aprirsi l’uno verso l’altra. Questo modo di agire si riflette anche nelle altre aree della vita una disarmonia fatta di incomprensione, che influenza la vita quotidiana. Il segreto per una vita serena è riuscire trasformare la forza dell’eros in una forza che unisce. La coppia dovrebbe comprendere e liberare la “magica e misteriosa intesa dei sensi” in modo da far risorgere l’eros, grazie alla passione e alle emozioni.
Dott.ssa Federica Protopapa
Dott. Luigi Persano